Caltanissetta
Amianto abbandonato a Roccazzelle, in attesa di bonifica
Dallo scorso luglio diversi sacchi contenenti amianto sbriciolato giacciono abbandonati in un’area privata adiacente ad un lido del quartiere balneare di Gela.
Di discariche abbandonate nel nostro territorio, soprattutto nelle periferie e nelle campagne, ce ne sono a decine. Molte di queste ben occultate alla vista, altre fanno bella mostra di sé lungo il ciglio delle strade come se facessero ormai parte del panorama. Il fenomeno delle discariche abusive, spesso anche di rifiuti pericolosi, dunque continua a proliferare, spesso per la mancanza di controlli o addirittura di denunce o segnalazioni da parte dei cittadini.
Ma cosa succede se un cittadino segnala una discarica potenzialmente pericolosa per l’ambiente e la salute delle persone? Nel caso che vi stiamo per raccontare nell’immediato poco o nulla. Lo scorso luglio un residente della zona balneare di Roccazzelle si accorge, durante una passeggiata, di alcuni sacchi abbandonati a ridosso di un cantiere, al confine con un’area privata a pochi passi da un Lido della zona. Sacchi che, come successivamente ha potuto verificare contenevano i resti di alcune cisterne di amianto, distrutte e nascoste alla meglio, all’interno di normali sacchi per l’immondizia. L’uomo ha immediatamente allertato la Polizia Municipale che a seguito di una verifica ha posto sotto sequestro l’area.
Con il passare del tempo la recinzione apposta dai Vigili si è deteriorata cosi come gran parte dei sacchi e i resti di eternit si stanno lentamente sbriciolando nel terreno diffondendo nell’aria pericolose spore di amianto.
Attorno all’area si notano diversi cumuli di rifiuti vari, molti scarti di lavorazione edile ma manche spazzatura comune. Sull’area adesso dovrebbe intervenire il settore Ambiente del Comune che questa mattina ha preso atto della situazione. Come spiega l’assessore Ivan Liardi, trattandosi di un’area privata, il comune ha già trasmesso un’ordinanza di immediata bonifica al proprietario che come verificato anche dalle nostre immagini però ha disatteso l’ordine dell’Ente. Ecco perché entro fine ottobre sarà lo stesso Comune ad intervenire, addebitandogli tutte le spese.