Attualità

ANCE: “Affidamenti senza gara fuori controllo”

Duro intervento dell'associazione nazionale costruttori edili di Ragusa

di Leuccio Emmolo -

“La gara pubblica deve rappresentare la regola non l’eccezione”.  L’Ance Ragusa, ancora una volta,  interviene su una delicata questione che riguarda un settore importante nell’economia iblea. Il 72,7% delle gare pubbliche bandite in provincia di Ragusa tra il 1° ottobre 2024 e il 20 maggio 2025 è stato affidato senza previa pubblicazione del bando di gara. E’ quanto rilevato dall’associazione nazionale costruttori edili Ragusa.  “Su un totale di 132 procedure monitorate, ben 96 sono state negoziate direttamente, senza concorrenza aperta.

L’Ance Ragusa, dopo avere preso atto dei dati dell’autorità nazionale anticorruzione, ribadisce con forza il concetto che la gara pubblica deve rappresentare la regola, non l’eccezione. Soltanto 32 procedure (pari al 24,2%) si sono svolte attraverso il canale della procedura aperta, garantendo pubblicità e confronto tra operatori. Una percentuale che purtroppo- riporta l’associazione dei costruttori edili-, evidenzia una tendenza strutturale alla marginalizzazione della concorrenza. “Il sistema degli appalti pubblici in Italia sta scivolando verso una pericolosa opacità”, dice il presidente di Ance Ragusa, Giorgio Firrincieli. “

Tra il 1° luglio 2023 e il 30 settembre 2024- prosegue Firrincieli- ANCE Ragusa aveva già rilevato 87 affidamenti senza bando su 119 gare totali, per un valore di oltre 62 milioni di euro, pari al 73% dell’importo complessivo. “All’epoca-  avevamo chiesto a tutte le Stazioni appaltanti della nostra provincia- aggiunge Firrincieli- di fare maggior ricorso alla procedura aperta come modalità preferenziale, per garantire trasparenza, equità e ampia partecipazione. Una proposta accolta con favore, ma che – a quanto emerge – non ha ancora prodotto risultati sufficienti. Non possiamo più accontentarci di qualche lieve inversione di tendenza perché i numeri continuano a certificare una realtà che penalizza le imprese sane e favorisce meccanismi opachi”.

Per Ance Ragusa  serve un cambio di rotta sistemico e deciso.  “Dietro questa deriva- conclude il presidente Firrincieli- si annidano sprechi, favoritismi e rischi concreti di infiltrazioni mafiose”.