Attualità
Anche i sindacati bocciano la rete ospedaliera
A Messina Cgil, Cisl e Uil bocciano il nuovo piano della rete ospedaliera siciliana, denunciando gravi criticità
Il progetto di revisione della rete ospedaliera in Sicilia, elaborato dall’assessorato regionale alla Salute guidato da Daniela Faraoni, continua a suscitare polemiche e a registrare un’ondata di critiche sempre più compatta. Dopo la netta opposizione espressa da numerosi sindaci, anche le principali sigle sindacali – Cgil, Cisl e Uil – hanno espresso un giudizio fortemente negativo, segnalando gravi criticità sia di metodo che di merito.
Durante un incontro con l’assessora, i rappresentanti sindacali hanno denunciato l’assenza di un reale confronto e la mancanza di condivisione nel processo di stesura del piano. Tra i punti più contestati dalla Cgil la scarsa attenzione alle aree interne, la riduzione dei posti letto e una visione centrata prevalentemente sull’ospedalizzazione, a discapito della medicina del territorio. Anche la Cisl ha rilevato un’impostazione parziale e frammentata del piano, che non tiene conto della necessità di integrare la rete ospedaliera con una medicina territoriale efficace.
Secondo il sindacato, non è possibile valutare adeguatamente il piano in assenza di una visione complessiva e strategica che coinvolga anche il potenziamento dei servizi territoriali, specialmente nelle aree interne, già duramente colpite da carenze strutturali e di personale. La Uil, dal canto suo, ha evidenziato come il piano rischi di tradursi in un ulteriore impoverimento del sistema sanitario siciliano, soprattutto nei territori più periferici, dove già oggi la carenza di strutture e servizi rende difficile garantire livelli minimi di assistenza.
A queste criticità si aggiunge la soppressione dei posti letto dell’Unità di terapia intensiva respiratoria in diversi ospedali della provincia, una scelta che secondo i sindacati avrà conseguenze gravi sull’utenza e sui carichi di lavoro del personale sanitario.