Catania

Anziana manipolata per sottrarle il patrimonio, due arresti

Due donne sono state arrestate dalla Polizia perché accusate di avere circuito un'anziana sola e facoltosa per accaparrarsi il suo patrimonio di 3 milioni di euro. Le indagini sono state avviate dopo la segnalazione di un istituto bancario su movimenti sospetti. Indagati anche alcuni professionisti complici

di Bruno Capanna -

Hanno tentato di sottrarre il patrimonio di un’anziana 85enne sola, senza figli nè parenti, ammontante a circa 3 milioni di euro, approfittando delle patologie che ne limitano la capacità di intendere e di volere. E’ stata la Squadra Mobile della Questura di Catania a fare luce su quanto stesse accadendo, arrestando due donne di 65 e 54, alla seconda delle quali, un avvocato, sono stati concessi i domiciliari. Le accuse sono circonvenzione di incapace e tentata appropriazione indebita, entrambi in forma pluriaggravata. Tutto è nato dalla segnalazione di un istituto bancario del capoluogo etneo presso gli uffici della Squadra Mobile.  

La 65enne, di professione fioraia, vicina di casa dell’anziana, coadiuvata in alcuni casi anche dalla figlia, pure lei indagata, si è accaparrata la fiducia dell’anziana, isolandola dal contesto esterno e rendendola del tutto da lei dipendente. Non poteva neppure ricevere la corrispondenza, tanto che il portiere dello stabile era stato invitato a consegnare la posta solo alla 65enne. Per raggiungere l’obiettivo ha ottenuto la collaborazione di un avvocato di 54 anni che aveva il compito di curare il trasferimento del patrimonio finanziario ad un nuovo istituto di credito, attraverso l’intervento compiacente di un consulente finanziario. Importante anche il contributo della segretaria di uno studio notarile che, grazie all’esperienza maturata, ha fatto redigere una procura speciale a favore dell’avvocato, una generale per la 65enne, la cessione di un garage e un nuovo testamento dell’anziana volto a revocare quello precedente che prevedeva di lasciare il patrimonio ad un ente religioso.

Nel corso delle indagini è stata documentata una presunta elargizione di denaro della 65enne nei confronti della collaboratrice dello studio notarile a titolo di compenso per l’attività illecita. La 65enne, su suggerimento della stessa segretaria si stava poi adoperando per ottenere un certificato da un medico compiacente attestante la capacità di intendere e di volere dell’anziana. Perquisizioni si sono svolte nello studio del legale e del notaio rogante, la cui posizione è al vaglio della Procura. I beni mobili ed immobili della vittima sono stati sequestrati. All’anziana è stato nominato un curatore che provvederà alla sua assistenza.