Cronaca

Appalti, nomine e concorsi pilotati. Scandalo corruzione

Assunzioni truccate, appalti pilotati, patenti in cambio di prestazioni sessuali. Un nuovo terremoto giudiziario scuote la sanità trapanese. 13 misure cautelari nell'operazione condotta dalla Guardia di Finanza su un ampio giro di corruzione

di tp24 -

Dal medico che chiedeva prestazioni sessuali per il rinnovo della patente, ai candidati nei concorsi che sapevano prima le domande d’esame. Fino, ai grandi appalti per l’emergenza Covid.

C’è di tutto nella nuova inchiesta che scuote la sanità trapanese.  La Guardia di Finanza ha dato esecuzione a diversi arresti disposti dal Gip di Trapani, su richiesta della Procura.  Due persone sono finite in carcere, otto agli arresti domiciliari, tre persone sono state raggiunte da altre misure interdittive.  

Numerose perquisizioni nelle province di Trapani e Palermo per acquisire altre prove.

Nel complesso 17 sono i soggetti indagati a vario titolo per reati che vanno dalla corruzione alla frode.

L’indagine, denominata Aspide, è partita dalla verifica di una gara d’appalto e avrebbe fatto scoprire un più ampio giro di corruzione. I finanzieri parlano di  un ormai collaudato meccanismo di “addomesticamento” e “manipolazione” di procedure di gara, con pubblici concorsi ed affidamenti di incarichi dirigenziali all’interno delle strutture sanitarie trapanesi attuato, in un contesto collusivo e secondo una logica clientelare, con la compiacenza di alcuni pubblici ufficiali.

Oggetto del mercanteggiamento illecito anche la fornitura di attrezzature sanitarie necessarie per fronteggiare l’emergenza sanitaria da Covid-19 da destinare ai reparti di terapia intensiva. Il tutto a vantaggio sempre di una stessa società fornitrice. Con il risultato che controllore e controllato coincidevano. E’ emerso poi il declassamento di alcune strutture pubbliche per favorire, invece, strutture private.

 

In questo contesto vengono fuori anche i concorsi truccati, ci sarebbero stati candidati ad alcune posizioni nell’Asp trapanese che avrebbero avuto le domande prima degli altri.

E poi c’è il medico che avrebbe chiesto una prestazione sessuale ad una donna che aveva chiesto il certificato per il rinnovo della patente.

Un nuovo terremoto, quindi, nella sanità trapanese, dopo l’inchiesta che tre anni fa portò all’arresto per corruzione dell’ex Manager Fabio Damiani, nei giorni scorsi condannato in Appello a 6 anni e mezzo.