Trapani
Appalti pilotati e minacce a Partanna: cinque arresti, anche l’autista di Messina Denaro VIDEO
Operazione antimafia all’alba di oggi a Partanna, in provincia di Trapani, dove i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, con il supporto dello Squadrone Eliportato “Cacciatori di Sicilia” e delle unità territoriali, hanno eseguito cinque misure cautelari emesse dal Tribunale di Palermo. Tre persone sono finite in custodia cautelare in carcere, mentre per altre due è stato disposto l’obbligo di dimora e la presentazione alla polizia giudiziaria.
Accuse di mafia, armi, estorsioni e minacce nel settore oleario ed edile
Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, porto abusivo di armi, tentata estorsione e favoreggiamento personale. L’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, ha messo in luce una rete di interessi illeciti tra esponenti della famiglia mafiosa di Partanna, inserita nel mandamento di Castelvetrano, e imprenditori attivi nel settore edile e oleario.
Controllo del territorio e pressioni sugli imprenditori
Secondo quanto emerso, il gruppo avrebbe cercato di condizionare l’aggiudicazione di appalti pubblici, ostacolato la procedura concorsuale per l’acquisizione di un capannone industriale indetta dal Tribunale di Sciacca e imposto l’assunzione di familiari in imprese olivicole locali, facendo ricorso a intimidazioni e minacce. Gli episodi investigati comprendono anche la risoluzione forzata di controversie private attraverso metodi mafiosi.
Tra gli indagati anche il presunto “autista” di Matteo Messina Denaro
Tra i destinatari della misura cautelare figura anche un 60enne già arrestato nel gennaio 2023 per essere stato l’autista di Matteo Messina Denaro. Secondo gli inquirenti, l’uomo avrebbe cercato di estorcere denaro a un imprenditore del settore oleario per garantire il sostegno economico all’allora latitante boss di Castelvetrano.