Cronaca

Arrestati i fratelli Luppino, proteggevano Messina Denaro

È l'accusa formulata dal procuratore di Palermo, Maurizio De Lucia

di Sergio Randazzo -

Anche i fratelli Antonino e Vincenzo Luppino hanno “protetto” la latitanza del boss mafioso di Castelvetrano, Matteo Messina Denaro, poi arrestato il 16 gennaio 2023 con il padre dei due, Giovanni. È l’accusa formulata dal procuratore di Palermo, Maurizio De Lucia, che ha chiesto e ottenuto l’arresto dei due. L’operazione è stata denominata “Il Tramonto”. Secondo la Dda di Palermo, che lavora alla ricostruzione della rete dei fiancheggiatori del boss di Castelvetrano morto poi in ospedale a L’Aquila, i fratelli Luppino, insieme con il padre che è attualmente detenuto e sotto processo con il rito abbreviato, hanno contribuito “al mantenimento delle funzioni di vertice del capomafia fornendogli prolungata e variegata assistenza durante la latitanza”.

Di Antonino e Vincenzo Luppino vanno evidenziate “la delicatezza e importanza degli incarichi svolti” affidati loro “direttamente da uno dei più pericolosi e ricercati latitanti” e che, valutata anche alla luce della famiglia di cui fanno parte, “rende altamente probabile la reiterazione dei reati anche in favore di altri esponenti mafiosi appartenenti alla stessa consorteria” nel caso in cui venga chiesto loro di occuparsene. È quanto si legge nell’ordinanza del gip del tribunale di Palermo, Alfredo Montalto. Concreto anche il pericolo di fuga dei due indagati per la “sperimentata esperienza nella tutela di lunghe latitanze del contesto mafioso di Campobello di Mazara.