Cronaca

Arrestato per corruzione l’ex candidato sindaco di Messina

Le indagini riguardano presunti reati corruttivi legati agli appalti per il dissesto idrogeologico in Sicilia

di Sergio Randazzo -

Presunti reati corruttivi nell’ambito dell’aggiudicazione e dell’esecuzione di appalti promossi dal commissario di governo contro il dissesto idrogeologico per la Regione Sicilia. Sono le accuse a tre persone colpite stamattina da un’ordinanza di custodia cautelare eseguita dalla Guardia di Finanza di Messina, di cui due poste ai domiciliari e la terza soggetta a misura interdittiva della capacità di contrarre con la Pubblica Amministrazione. Tra coloro finiti ai domiciliari figura anche l’attuale consigliere comunale di Messina Maurizio Croce, ex candidato a sindaco nelle ultime elezioni amministrative con il Centrodestra nonché ex commissario per il dissesto idrogeologico. L’indagine è scaturita dal controllo disposto dal Prefetto di Messina nel cantiere dei lavori di “riqualificazione ambientale e risanamento igienico dell’alveo del torrente Cataratti – Bisconte e opere varie nel Comune di Messina”. Croce, 53 anni, ha ricoperto diverse cariche politiche a livello regionale, inclusa quella di assessore regionale al Territorio e Ambiente nel governo di Rosario Crocetta. Secondo le indagini delle fiamme gialle, è emerso un rapporto privilegiato tra il vertice della struttura commissariale, Maurizio Croce, e il rappresentante dell’impresa esecutrice dei lavori. Quest’ultimo avrebbe promesso ed erogato vantaggi ai funzionari incaricati di sovrintendere all’opera, tra cui il direttore dei lavori e il funzionario incaricato di validare i lavori svolti. Secondo l’accusa, Croce avrebbe anche ricevuto finanziamenti illeciti per la campagna elettorale, per un importo superiore ai 60 mila euro, dall’imprenditore coinvolto nelle presunte attività illecite.