Catania

Arrestato un uomo per stalking e minacce: “Questa volta ti macino la testa”

Ritenuto immediatamente pericoloso per l’incolumità della donna, il 45enne è stato arrestato

di Sergio Randazzo -

Una escalation di minacce, controlli ossessivi e violenze ha spinto una donna a chiedere aiuto alla Polizia di Stato: gli agenti del Commissariato “Borgo Ognina” hanno arrestato un uomo di 45 anni, ritenuto responsabile di atti persecutori nei confronti della sua ex convivente. L’arresto è avvenuto dopo l’ultimo episodio, in cui l’uomo avrebbe minacciato di morte la donna con frasi gravissime e intimidatorie.

Il piano di molestie e la richiesta di aiuto

La vittima, stanca di subire soprusi fin dalla fine della relazione, si è rivolta agli investigatori raccontando mesi di vessazioni: monitoraggi continui dei profili social, richieste di cancellare foto e post, ripetute minacce verbali e infine aggressioni fisiche. In un episodio, l’uomo avrebbe colpito la donna alla schiena in presenza della loro figlia minorenne e avrebbe perfino staccato i cavi del contatore elettrico di casa.

Le parole che hanno fatto scattare l’allarme

Secondo la denuncia, nel contatto più recente l’aggressore avrebbe telefonato minacciando: “se ti voglio prendere e scannare lo faccio dove voglio io… questa volta vengo a casa, butto giù la porta e ti macino la testa… ti macino tutta, non uscire più di casa”. Terrorizzata, la donna ha chiamato il 112: la pronta attivazione della Polizia ha permesso di localizzare e bloccare l’uomo nel quartiere Picanello, vicino all’abitazione dell’ex compagna.

Intervento, arresto e misura cautelare

Ritenuto immediatamente pericoloso per l’incolumità della donna, il 45enne è stato arrestato e, dopo le formalità di rito, tradotto in carcere su disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Resta ferma la presunzione di innocenza che vale per ogni indagato fino a sentenza definitiva.

Protezione e servizi per le vittime

La Polizia di Stato ribadisce l’invito a denunciare già alla prima avvisaglia di stalking o violenza: chiamando il 112 oppure rivolgendosi in sicurezza al personale specializzato nella “stanza rosa” della Questura di Catania, uno spazio protetto per l’ascolto di donne e minori vittime di violenza. L’appello delle forze dell’ordine è chiaro: non restare soli, chiedere aiuto è il primo passo per fermare la violenza.