Palermo

Arriva il sì al ddl su rilievi “Collegato” ed ex Province

Il disegno di legge sarà ora trasmesso all'Ars per la discussione e l'approvazione definitiva

di Sergio Randazzo -

La giunta regionale ha approvato il disegno di legge “Impegni governativi” in risposta ai rilievi effettuati dalla presidenza del Consiglio dei ministri sulle norme del “collegato” alla legge di Stabilità della Sicilia. Il disegno di legge propone l’abrogazione di alcuni articoli impugnati innanzi alla Corte Costituzionale, mentre per altri si propone la modifica, nell’ottica della leale collaborazione fra lo Stato e la Regione e nel rispetto degli impegni assunti dal Governo regionale per superare le ipotesi di incostituzionalità.

La firma di Schifani

Il presidente della Regione, firmatario del disegno di legge, ha proposto la riformulazione di articoli considerati di rilevanza sociale, come ad esempio quelli relativi agli incentivi per i medici impiegati in strutture periferiche o di provincia e per l’adeguamento tariffario delle strutture riabilitative per disabili psico-fisico sensoriali, comunità terapeutiche assistite, residenze sanitarie assistenziali e centri diurni per soggetti autistici. Tra le modifiche proposte vi è anche quella relativa alla progressione dei dipendenti regionali assunti in base alla legge regionale n. 20 del 1999, estendendo il beneficio a tutto il personale in possesso dei requisiti richiesti e riservando il 50% delle posizioni disponibili.

Il disegno di legge prevede inoltre, fino al 31 dicembre 2025, l’applicazione della legge 20 anche alle donne vittime di violenza con deformazione o sfregio permanente del viso e ai figli delle vittime di femminicidio, in attesa di una disciplina statale definitiva. Oltre alle norme del “collegato”, il testo approvato dalla giunta regionale introduce anche alcune modifiche alla disciplina delle ex Province, in attesa dell’approvazione di una legge nazionale di riforma degli enti di area vasta per l’introduzione dell’elezione a suffragio universale diretto degli organi. Il disegno di legge sarà ora trasmesso all’Ars per la discussione e l’approvazione definitiva, conformemente alle procedure legislative vigenti.