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Asp eroga 1,9 milioni a defunti

Scoperta choc emersa dai controlli della Corte dei Conti. Avviato il recupero, ma il danno erariale resta grave

di tcf -

Mentre la sanità pubblica combatte con risorse sempre più limitate, a Messina si scopre che, per anni, l’Asp ha continuato a versare indennità economiche a persone già decedute.

Quasi due milioni di euro. È quanto emerge da una verifica interna e dai controlli della Corte dei Conti, che nel maggio scorso ha passato a setaccio i bilanci dell’Azienda Sanitaria Provinciale relativi agli anni 2020, 2021 e 2022. Il caso riguarda le indennità per i cosiddetti “disabili gravissimi”, un contributo fondamentale per le famiglie più fragili.

Peccato che, in centinaia di casi, quei fondi siano finiti a destinatari che non esistevano più. Secondo i dati ufficiali, al 16 settembre 2024 l’ammontare delle somme indebitamente erogate era pari a oltre 1 milione e otto cento mila euro, di cui 970 mila euro già recuperati, mentre quasi 900 mila euro risultavano ancora da riscuotere.

Un’anomalia sistemica che la stessa Asp attribuisce a un “corto circuito” comunicativo con l’Inps, ente che – fino a pochi anni fa – forniva aggiornamenti automatici sui decessi. Il protocollo d’intesa, spiegano i vertici dell’azienda sanitaria, è però venuto meno per “cause indipendenti dalla volontà dell’ente”, lasciando scoperto un nodo cruciale del sistema di controllo interno. È stato il Collegio sindacale, nelle relazioni allegate ai bilanci, a sottolineare “una grave carenza che potrebbe configurare danno erariale”.

La mancanza di aggiornamenti sui decessi ha permesso che le erogazioni proseguissero per mesi, in alcuni casi per anni, senza che nessuno intervenisse. Nel frattempo, è partita una forte azione di pressing interno. Sono in corso verifiche e azioni legali con il supporto di due avvocati esterni, mentre l’Asp promette un rilancio dell’accordo con l’Inps per ripristinare il sistema automatico di comunicazione dei decessi.