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Attesa per la rete San Leo, ‘da dissalatore 40 litri al seco

L'amministrazione comunale di Gela continua a monitorare il ciclo idrico. I lavori di sostituzione della condotta San Leo dovrebbero concludersi entro dicembre. Dal dissalatore arrivano innesti importanti

di finmedia -

Le emergenze idriche che hanno spesso messo in ginocchio la città o comunque interi quartieri, già dallo scorso anno portarono l’amministrazione comunale a porre sul tavolo una programmazione condivisa con l’Ati idrico. L’elezione del sindaco Terenziano Di Stefano alla testa dell’Assemblea territoriale potrebbe agevolare ancora di più la finalità di strutturare un ciclo idrico efficiente.

La sostituzione della rete di San Leo, che ha attraversato vicende decisamente travagliate, potrebbe essere conclusa tra fine novembre e le prime settimane di dicembre. Si dovrebbe andare a regime nei primi mesi del prossimo anno. La rete di San Leo è uno svincolo strutturale fondamentale, dato che nel tempo le rotture costanti hanno portato a stop prolungati dell’erogazione. L’assessore Filippo Franzone segue l’intero capitolo idrico, insieme al sindaco.

Un innesto che sta incidendo è quello dell’afflusso dal dissalatore, attivato in estate. “Nella rete cittadina, dal dissalatore, vengono immessi quaranta litri al secondo – spiega Franzone – la pressione è aumentata”. L’assessore conferma che l’amministrazione sta insistendo con Eni per il finanziamento degli interventi della condotta Ragoleto-Gela, fino a un milione e mezzo di euro, e con la Regione per l’ammodernamento della linea Gela-Vittoria.

Altro passaggio importante è il potabilizzatore di Spinasanta. I lavori dovevano essere conclusi a dicembre ma in realtà partiranno proprio tra un mese, circa. Fra gli obiettivi programmatici, l’assessore ribadisce che rimane in auge il progetto dell’interconnessione est-ovest, per rafforzare l’approvvigionamento in città. Un nuovo tavolo di verifica dovrebbe tenersi non appena saranno ultimate le attività per la linea di San Leo.