Enna
Incendio ed esplosione, non ancora rientrata l’emergenza
A Leonforte, in provincia di Enna, non è ancora rientrata l’emergenza provocata da un incendio. Sono esplosi alcuni tombini ed è stato evacuato un intero quartiere, con circa 200 persone che sono tornate nelle loro abitazioni solo attorno a mezzanotte e altre 37 persone che hanno dovuto dormire fuori casa
Rientreranno nelle loro case quasi certamente oggi pomeriggio i 37 leonfortesi che sono stati evacuati dalle loro abitazioni e hanno dovuto dormire fuori casa per via dell’esplosione di alcuni tombini, ieri pomeriggio, provocata da un incendio. Anche questa mattina sono dovuti restare fuori in attesa che venga fugato ogni ipotetico rischio.
Ieri pomeriggio i Vigili del fuoco di Leonforte e Enna, giunti in via Trapani e via Catenanuova assieme alla Protezione civile di Leonforte, Nissoria e Assoro, polizia e carabinieri, avevano disposto l’evacuazione di decine di case e oltre 200 persone nell’intero quartiere sottostante via Taormina. Questa mattina, fa sapere il sindaco Piero Livolsi, che stanotte è stato in zona fino alle 2, le emissioni di gas sarebbero pari a zero e lo stesso vale per la fognatura, non ci sarebbe più biogas e si stanno mettendo in sicurezza le palazzine. “Se va tutto bene – conferma il sindaco – pomeriggio tutti torneranno nelle loro case”.
Il primo cittadino, inoltre, fa sapere che stanotte erano stati trovati dei b&b dove collocare le persone che erano state costrette a non tornare a casa, ma che tutti loro hanno preferito andare nelle loro seconde case o a casa di parenti e amici. Tutti ad ogni modo hanno compreso cosa stava succedendo, hanno capito il problema di sicurezza e hanno accettato la situazione senza particolari proteste.
Per tutta la mattinata sono stati al lavoro i tecnici del gas, assieme ai Vigili del fuoco. Preoccupano i disagi, certo, ma soprattutto il rischio che l’estate 2024 possa rivelarsi ancora una volta un’ecatombe, se entrassero in azione nuovamente gli incendiari. In un anno in cui l’emergenza siccità ha già provocato enormi danni e gestire un’eventuale emergenza sarebbe estremamente complicato.