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Ausiliari precari, parla la Cgil

La Cgil di Ragusa interviene sugli ausiliari precari assunti nel periodo COVID

di Caterina Gurrieri -

Ausiliari precari assunti nel periodo COVID, la vicenda sembrerebbe giungere a conclusione.  A dirlo in una nota indirizzata all’Asp di Ragusa è la Cgil di Ragusa. Un traguardo che deve essere ancora ratificato ufficialmente dalle Organizzazioni Sindacali e dalla Direzione Strategica dell’ASP nella prossima Delegazione Trattante, già convocata per lunedì.

La Cgil si dice soddisfatta nel vedere accolte le giuste aspettative di questi lavoratori ma preoccupata invece delle voci circa la stabilizzazione part time, cioè a 18 ore per tutti gli aventi diritto (sia i cosiddetti assunti COVID che su posto vacante) e si chiede come l’assunzione “a mezzo servizio” possa risolvere le attuali criticità nei reparti e nelle sale operatorie, ove gli ausiliari precari attualmente operano, nonostante la riclassificazione del nuovo CCNL.

Pare evidente, si legge nella nota della CGIL, che, per non fomentare guerre fra poveri, gli ausiliari “messi alla porta” il 28 febbraio 2023 hanno pari diritto, ma anche con questa aggiunta, il risultato cambia poco se le stabilizzazioni verranno effettuate a 18 ore, sarà minimo il supporto che questo Personale potrà garantire nelle sale operatorie o in altri delicati contesti. Senza dimenticare almeno 4 ausiliari a tempo indeterminato che da anni chiedono di veder trasformato il loro contratto di lavoro in full time. Il sindacato auspica una definizione di tutto in tempi brevi, seppur nella consapevolezza che gli uffici, già con organico ridotto, non riescono a far fronte alla mole di lavoro che quotidianamente espletano.

Secondo la Cgil la deputazione deve interfacciarsi con Regione ed Assessorato per un repentino incremento di spesa per il personale dell’ASP di Ragusa, rendere possibile anche in periodo di gestione commissariale ancorché straordinaria, modificare il Piano del Fabbisogno assunzionale, insistere per avere delle direttive precise sul temporaneo utilizzo di alcune risorse per l’assunzione di Dirigenti Medici. In sintesi per la Cgil se sinergia deve esserci fra Direzione, Sindacato e Deputazione, bisogna trasferire a Palermo il concetto che, per i servizi garantiti e per tutti quelli che si potrebbero potenziare, l’organico dell’ASP di Ragusa è insufficiente.