Palermo
Bagheria, festa per i 104 anni del Vice Brigadiere Pietro Di Russo
Il carabiniere che ha attraversato un secolo di storia tra memoria e orgoglio
Un secolo e quattro anni, attraversati con la dignità e la fierezza dell’uniforme indossata per tutta una vita. Ieri mattina il Vice Brigadiere Pietro Di Russo, nato a Formia nel 1921, ha festeggiato il suo 104° compleanno circondato dall’affetto dei familiari e dalla vicinanza dell’Arma dei Carabinieri, nella città dove prestò servizio negli anni ’40.
Gli auguri dell’Arma e il dono simbolico
A rendergli omaggio, nella sua abitazione di Bagheria, una delegazione guidata dal Colonnello Giulio Modesti, Comandante del Gruppo di Monreale, e dal Maggiore Pietro Calabrò, Comandante della Compagnia di Bagheria. Durante l’incontro è stata letta una lettera di auguri inviata dal Comandante Generale dell’Arma, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Luongo, e consegnato un dono altamente simbolico: una giberna in cristallo, emblema di un legame che resiste al tempo.
Una carriera tra ricordi e valori
Nel corso della visita, il Vice Brigadiere Di Russo ha condiviso, con voce commossa e sguardo lucido, episodi e aneddoti della sua carriera, riportando alla memoria eventi lontani che ancora oggi conserva con profonda lucidità. L’incontro si è trasformato in un momento di testimonianza viva, capace di restituire non solo la storia di un uomo, ma anche i valori fondanti dell’Arma: senso del dovere, servizio al Paese e spirito di sacrificio.
“L’uniforme resta nel cuore”
A 104 anni, Pietro Di Russo rappresenta un simbolo senza tempo per tutta l’Arma dei Carabinieri. Il suo esempio – hanno sottolineato i presenti – “dimostra che la passione per il servizio non conosce età, e che l’uniforme può continuare a essere portata con orgoglio anche solo nel cuore”. Una vita al servizio dello Stato che oggi si celebra non solo con una festa, ma con un sentito abbraccio collettivo alla memoria, alla storia e all’identità di chi ha fatto della propria esistenza una testimonianza.