Cronaca

Bambino di 6 anni pestato e ridotto in fin di vita, “Mi ha disobbedito”

Poi avrebbe confessato di essere stato lui a ridurre il bambino in quello stato. La lite e l’ombra degli abusi

di Sergio Randazzo -

La nonna gli aveva cucinato la bistecca impanata. «Tesoro, è pronto. Vieni a mangiare». Ma il nipote, di sei anni, non avrebbe risposto. «Ci penso io, vado a cercarlo», ha echeggiato in casa la voce del nonno «acquisito», G. C., settantenne. E si è allontanato con in mano il bastone della tenda. Poco dopo questa sequenza dei fatti, così come è stata raccontata dalla nonna, M. A. C., lei e il suo compagno hanno portato il piccolo dal suo papà, che ha un esercizio commerciale nel centro di Ventimiglia. Il padre se l’è visto consegnare moribondo. Cosa è successo? Ha chiesto a sua madre (la nonna del bambino). «Un’auto lo ha investito», ha risposto.

Ci sono voluti alcuni giorni per mettere a fuoco la verità. Fino all’epilogo: ieri G. C. ha confessato di essere stato lui a ridurre il bambino in quello stato (fratture a otto vertebre e a un braccio, lesioni alla milza e un polmone collassato). Il piccolo è ricoverato al Gaslini di Genova in coma farmacologico. E le sue condizioni non migliorano. Questa brutta storia, che promette di avere altri sviluppi, ha avuto inzio il 19 dicembre. Quella mattina il bambino era stato affidato alla nonna e, appunto, al suo compagno. La coppia aveva raccontato che per una distrazione aveva perso di vista il piccolo e che poi lo aveva ritrovato vicino a casa, in strada, ferito.

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foto Il Riformista