Cronaca

Bancarotta e autoriciclaggio, sei indagati ad Augusta

I finanzieri hanno anche scoperto "operazioni di autoriciclaggio dei proventi della bancarotta per oltre 100.000 euro

di Sergio Randazzo -

La Guardia di Finanza ha eseguito il sequestro, ordinato dal giudice del Tribunale di Siracusa, riguardante sei soggetti indagati per bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio. Le indagini condotte dalla compagnia di Augusta, in collaborazione con la Procura di Siracusa, hanno rivelato che un imprenditore genovese, rappresentante legale di una società metalmeccanica nella zona industriale, ha distratto circa 650.000 euro dai conti aziendali e dalle auto aziendali, nonostante avesse presentato una richiesta di concordato preventivo al Tribunale di Siracusa e non avesse più pagato i dipendenti, circa 80 in totale. Oltre all’imprenditore, sono coinvolti nell’indagine una sua conoscente e alcuni parenti, a cui sono stati corrisposti circa 130.000 euro come stipendio dalla società, nonostante non avessero mai svolto alcuna attività lavorativa presso l’azienda. Al contrario, i dipendenti non avrebbero ricevuto il pagamento.

I finanzieri hanno anche scoperto “operazioni di autoriciclaggio dei proventi della bancarotta per oltre 100.000 euro, utilizzati per costituire nuove società riferibili all’imprenditore”. Due decreti di sequestro sono stati eseguiti, uno a luglio per 650.000 euro e uno ieri per 420.000 euro. Sono state sequestrate auto di lusso, due Porsche, gioielli e ingenti somme di denaro in contanti e sui conti correnti degli indagati.