Caltanissetta

Bracconaggio nella Piana di Gela, il WWF denuncia: “È un far west” – VIDEO

Il video-denuncia delle Guardie venatorie WWF

di Sergio Randazzo -

Stamani a Gela, le Guardie venatorie del WWF hanno presentato un video-denuncia che documenta una serie di gravi episodi di bracconaggio nella Piana di Gela, area di importanza internazionale per la tutela dell’avifauna. Secondo l’associazione ambientalista, la caccia è ormai fuori controllo, nonostante i vincoli e i divieti imposti dalla Regione.

Scene di illegalità e fuga tra i campi

Il video, girato il 21 settembre scorso, mostra diverse violazioni durante una giornata in cui la caccia era assolutamente vietata secondo il calendario venatorio 2025/26.
A Manfria (Gela), tre cacciatori armati di fucile si aggirano tra le case del borgo marinaro. Alla vista delle Guardie WWF, uno fugge avvisando i complici, e ne nasce un fuggi-fuggi generale di auto nascoste tra i campi.
In località Desusino (Butera), una dozzina di cacciatori con cani al seguito caccia conigli tra i binari della linea ferrata, mettendo a rischio la sicurezza pubblica. Anche in questo caso, gli uomini del WWF documentano la fuga rocambolesca dei cacciatori, ripresa anche con l’ausilio dei droni.

Un sistema organizzato di allerta tra i bracconieri

Le Guardie WWF hanno inoltre segnalato la presenza di vere e proprie “vedette” incaricate di avvisare i cacciatori dell’arrivo dei controllori, e perfino chat su WhatsApp utilizzate per coordinare le fughe e segnalare i movimenti delle pattuglie.
Non si tratta – sottolinea il WWF – di semplici infrazioni, ma di atti criminosi organizzati, che minano la sicurezza dei cittadini e mettono in pericolo il patrimonio naturale dello Stato.

Un territorio ricco di biodiversità ma senza controlli efficaci

La Piana di Gela è uno dei territori più tutelati della Sicilia, con diversi regimi di protezione: ZPS, ZSC, IBA e due Riserve naturali orientate (“Biviere di Gela” e “Sughereta di Niscemi”).
Nonostante ciò, il bracconaggio resta dilagante. Negli ultimi anni, solo grazie all’intervento delle Guardie WWF di Caltanissetta sono state comminate numerose sanzioni e avviati procedimenti penali per caccia in aree protette, in periodi vietati e abbattimento di specie non cacciabili.

L’appello del WWF: “Da soli non ce la facciamo”

Durante la conferenza stampa, Ennio Bonfanti, coordinatore regionale della Vigilanza WWF in Sicilia, ha espresso preoccupazione: “Mettiamo il massimo impegno, anche con rischi personali, ma da soli non possiamo fronteggiare un fenomeno così grave. I bracconieri agiscono con spavalderia, certi dell’impunità. Chiediamo alle Autorità e alle Forze dell’Ordine di non lasciarci soli”.

Nei prossimi giorni, il WWF avvierà interlocuzioni istituzionali per creare una rete di collaborazione operativa tra enti e forze di polizia, al fine di rafforzare la vigilanza nella Piana di Gela e difendere la fauna da un fenomeno sempre più fuori controllo.