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Calciatori ‘mercenari’ sempre più numerosi

In pieno fermento il calciomercato delle squadra dilettanti. Molti i 'colpi' di mercato e molte anche le fregature

di Sergio Randazzo -

Ad una settimana dall’apertura delle liste di trasferimento, sono tante le trattative avviate, concluse e anche svanite. Tra strette di mano, accordi e promesse non mantenute, il calcio siciliano fa ancora i conti con i ‘giocatori mercenari’. Se già ad alti livelli i calciatori sono strettamente legati a doppio nodo con il dio denaro, figuriamoci nel dilettantismo dove lo spostamento, anche di poche centinaia di euro, fa venir meno una parola data. Così accade che giocatori in procinto di firmare per una squadra, cambiano improvvisamente idea e si accasano altrove, lasciando la società con la quale aveva stretto l’accordo sulla parola, senza battere ciglio, arrecando un danno di organizzazione. Poi ci sono quei calciatori che ‘impongono’ il loro arrivo in una società a patto che insieme a lui arrivino altri giocatori. Una vera e propria imposizione per creare, a loro modo, lo spogliatoio. Ma non è così che si crea un ‘gruppo’. L’affiatamento, i sacrifici e un’ottima guida tecnica formano lo spogliatoio. Succede quindi, ed è un grosso rischio, che le società diventano ‘ostaggi’ di gruppi di giocatori che, nel bene e nel male, avranno un’influenza sul campionato, sulle sorti di un allenatore e sulle sorti di una società. I presidenti e le società acciecati dalla bramosia di vincere i campionati a tutti i costi, perché è la piazza a chiederlo, rischiano di fallire ancor prima di iniziare. Bene invece i presidenti e le dirigenze che sanno aspettare e che organizzano bene il futuro della squadra, a costo anche di incappare in qualche delusione, ma almeno sono liberi di decidere chi e come trattare le regole d’ingaggio di un calciatore.