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Caltagirone dice no ai palloncini dispersi nell’ambiente

Il Sindaco emette ordinanza che vieta il lancio o l'uso delle lanterne

di valentina di rosa -

Circa l’80% dei rifiuti trovati nello stomaco delle tartarughe marine è costituito da frammenti di palloncini, collocandoli al terzo posto trai i rifiuti più pericolosi per la fauna marina. Questa la ragione per cui anche il comune di Caltagirone, con apposita ordinanza ha introdotto il totale il divieto di lancio e abbandono di palloncini e lanterne volanti sul territorio comunale.

Il Sindaco, Fabio Roccuzzo, ha spiegato che i palloncini anche se realizzati con materiali tecnicamente degradabili, restano rifiuti. Il loro rilascio nell’ambiente rappresenta un gesto irresponsabile che trasmette un messaggio fuorviante e contribuisce a legittimare comportamenti dannosi.

Caltagirone è così l’undicesimo comune siciliano ad averlo adottato. Tra questi: Roccalumera, il primo a muoversi già nel settembre 2022, Misterbianco l’ultimo in ordine temporale, con un’ordinanza emessa a febbraio.

“Quella di Caltagirone è una decisione importante che merita un plauso – dichiara Fabio Pipitone, referente regionale Plastic Free Sicilia –. Ringraziamo il Sindaco Roccuzzo e l’Amministrazione per aver scelto di intraprendere questo cammino di responsabilità verso il territorio e le future generazioni. L’ordinanza lancia un messaggio chiaro: è possibile festeggiare e celebrare in modo consapevole, senza danneggiare l’ambiente.

“Questa ordinanza – prosegue Pipitone – rientra a pieno titolo nel percorso che Plastic Free promuove da anni in tutta Italia. Sono ormai 106 i Comuni italiani che hanno adottato ordinanze simili”.

Plastic Free rilancia anche l’appello a tutte le altre Amministrazioni siciliane: “Invitiamo gli altri Sindaci a seguire l’esempio di Caltagirone. Nel 2025, risulta inaccettabile continuare a trattare il cielo come una pattumiera. Ogni ordinanza, ogni gesto, ogni scelta coraggiosa contribuisce alla costruzione di un futuro più pulito, giusto e rispettoso della vita”.