Attualità
Caro Blanco, bastava davvero poco per frenare l’idiozia
L'opinione del direttore Sergio Randazzo
“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola”. E’ sancito nell’articolo 21 della Costituzione Italiana.
Benigni e Mattarella
Su questo bellissimo articolo della Carta, Roberto Benigni ha voluto aprire il Festival della Canzone italiana giunto alla 73esima edizione. Un discorso che ha acquisito maggiore valenza grazie alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ma che, sicuramente, Benigni lo ha voluto indirizzare sulla libertà di pensiero dei cantanti, non sui comportamenti violenti. L’articolo 21 della Costituzione non parla della libertà delle azioni, ma solo del pensiero.
Le rose distrutte
E Blanco? Andrebbe immediatamente escluso da qualsiasi competizione musicale italiana, previo antidoping. Distruggere il palco dell’Ariston è una totale mancanza di rispetto per la musica innanzitutto, per tutti i cantanti che partecipano al Festival, per gli organizzatori e per tutti gli italiani che aspettavano la prima serata del Festiva per qualche ora di sano relax musicale. Invece si è dovuto assistere ad uno spettacolo indecoroso. Bastava fermarsi. Vuoi fare polemica? Fermati e dichiara che ‘dalle cuffie non arriva il ritorno della voce’. Era un passaggio molto semplice. Bastava ricominciare. Bastava rimettere a posto le cuffie. Bastava poco. Invece dall’alto della sua immensa carriera artistica e detentore dello scorso Festival di Sanremo, Blanco ha pensato bene di distruggere gli addobbi floreali del meraviglioso palco dell’Ariston.
“Mi sono divertito lo stesso”
Ad aggravare la posizione del dell’artista (?), il compiacimento per il suo gesto: “Comunque mi sono divertito lo stesso”. Caro Blanco, bastava davvero poco per frenare l’idiozia. Evidentemente a te il ‘poco’ non basta mai. Foto Ansa