Attualità
Caro libri, aumento del 20% ma i commercianti lo rinnegano
Un aumento del 20% sul materiale scolastico è ciò con cui le famiglie siciliane dovranno fare i conti in vista della riapertura delle scuole prevista per il 12 settembre. A Gela però i commercianti del settore sembrano voler rinnegare i rincari.
Con il weekend di ferragosto si chiude per molti il periodo delle vacanze e si torna lentamente alla realtà. Gli studenti siciliani riprenderanno le lezioni a partire dal 12 settembre, di conseguenza le famiglie iniziano a fare i conti con il caro-scuola per quest’anno 2024-2025, con i rincari sul costo dei libri e del materiale didattico per i figli. Secondo le stime iniziali,ogni famiglia spenderà tra i 550 e i 1050 euro per figlio, con un aumento del 15%per libri, zaini, astucci e altro materiale per le scuole primarie, del 18% per le secondarie di primo grado e del 20% per quelle di secondo grado. Per il nuovo anno scolastico,il Mef (Ministero Economia E Finanze)ha infatti applicato un tasso di inflazione programmata del 2,3% sui libri di testo.
Rincaro però che i commercianti gelesi del settore sembrano quasi voler rinnegare. Stamattina abbiamo provato ad intervistare alcuni di loro ma nessuno si è reso disponile. Tra alcuni esponenti dilaga la polemica.” Le famiglie che si lamentano dell’aumento di qualche euro per i libri sono le stesse che non si fanno scrupoli per acquistare hogan ed Iphone ai propri figli.” dichiara una commerciante. Qualche genitore dà la colpa anche alla poca importanza che le famiglie danno all’istruzione e al libro che non è solo materiale didattico ma una finestra sul mondo.
Intanto le file nelle cartolibrerie di tutta la città si allugano già dall’ora di apertura e tutti sperano di riuscire ad accaparrarsi qualche libro usato per poter abbassare la spesa che incide notevolmente sul bilancio familiare .
Gli stessi commercianti che rinnegano il caro libri espongono cartelli e promozioni all’esterno dei negozi per invogliare i clienti all’acquisto di zaini e astucci .