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Cas, protesta carenza esattori, assunzioni bloccate

Sono tornati a far sentire la propria voce i lavoratori del Consorzio Autostrade Siciliane. Una protesta per denunciare ancora una volta le criticità organiche dell'azienda che obbligano gli esattori ad un sovraccarico di lavoro, oltre a chiedere chiarimenti sul blocco delle nuove assunzioni

di tcf -

Nuova protesta dei lavoratori del Consorzio Autostrade Siciliane davanti alla sede di Contrada Scoppo. Un sit-in di due ore per chiedere ancora una volta ai vertici dell’azienda un adeguamento della quantità di personale in organico.

La situazione da questo punto di vista è critica, ed è stata ulteriormente aggravata – come denunciato dalla Confederazione Unitaria di Base di Catania al fianco dei dipendenti in protesta – “con la fuoriuscita dal servizio di 105 agenti tecnici esattori assunti con contratto a tempo indeterminato in regime di part-time al 25 per cento”.

Un rapporto di lavoro terminato lo scorso 30 settembre, e da quel momento nulla si è mosso. Per far fronte alla crisi di organico – amplificata dal pensionamento di oltre 30 esattori full-time negli ultimi 2 anni-  secondo la Cub, la soluzione più immediata sarebbe stata quella dello scorrimento di graduatoria la cui versione finale risale ad un anno fa.

Una strada, questa, già intrapresa dal Cas con un primo scorrimento firmato il 16 settembre scorso per l’immissione in servizio di 20 unità a tempo parziale al 25 per cento. Improvvisamente però, e nonostante gli idonei fossero stati contattati per ricevere le lettere d’assunzione, arriva l’inaspettato dietrofront del consorzio che ha di fatto bloccato l’iter “sacrificando le assunzioni che avrebbero potuto dare ossigeno al personale e migliorare l’organizzazione del servizio”.

Da qui nasce l’esigenza dei lavoratori di tornare a far sentire la propria voce, soggetti ad un eccessivo carico di lavoro e costretti a lasciare stazioni poco presidiate o addirittura scoperte.