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Caso Visodent, quando la medicina diventa “prodotto”

Sono passate diverse settimane da quando è scoppiato il Caso Visodent che ha visto la chiusura all'improvviso di diverse cliniche odontoiatriche sparse per la Sicilia e che ha lasciato decine di utenti senza cure e con finanziamenti attivi. C'è un'indagine in corso; oltre all'aspetto prettamente legale ed economico, c'è un aspetto legato alla deontologia e all'etica medica che abbiamo voluto sottolineare nel corso di un approfondimento giornalistico che andrà in onda domani su Video Regione.

di Redazione -

Andrà in onda domani subito dopo il tg delle 13.40, un nostro approfondimento giornalistico che ha voluto prendere le mosse dal Caso Visodent per ampliare una riflessione che ha toccato aspetti legali e anche deontologici della questione; nello studio di Vr News, Chiara Scucces insieme al presidente del CAO ibleo, il dottore Carmelo Minicuccio, al presidente dell’ordine dei medici di Ragusa, il dottore Roberto Zelante, all’avvocato di Assoutenti Rosario Nigro e in collegamento il vicepresidente nazionale CAO, il dottore Nicola Cavalcanti, ha ripercorso la vicenda Visodent, sulla quale la Procura di Catania ha aperto un’inchiesta per truffa aggravata. All’improvviso, sette cliniche odontoiatriche Visodent sparse per la Sicilia hanno chiuso i battenti senza alcun preavviso, lasciando centinaia di pazienti sospesi tra cure interrotte, impianti incompiuti, documenti clinici irraggiungibili e finanziamenti attivi per prestazioni mai erogate. Sono coinvolte centinaia di utenti da tutta l’isola; le associazioni a tutela dei consumatori si stanno muovendo intanto per ottenere la sospensione dei finanziamenti, evitando che i pazienti continuino a pagare per cure mai ricevute, è stato chiesto il sequestro immediato delle sedi, per recuperare cartelle cliniche, contratti di finanziamento e registri e documenti contabili.    Le cure non concluse e la mancanza di cartelle cliniche rischiano di provocare ulteriori danni alla salute, complicando riprese di piani terapeutici con altri professionisti.

Il caso Visodent sta rappresentando una vera emergenza sanitaria e sociale in Sicilia e allo stesso tempo pone gravi interrogativi non solo sul piano legale e commerciale, ma soprattutto su quello della deontologia medica. Al centro della questione c’è una domanda fondamentale: fino a che punto può spingersi la medicina quando viene gestita come un’impresa? Tutti i pilastri etici del patto medico-paziente sono stati violati; i medici che lavoravano nelle sedi locali sono stati ridotti a semplici operatori aziendali, subordinati a logiche commerciali.

Un altro punto critico è la mercificazione della salute. L’uso aggressivo del marketing, la pressione a concludere finanziamenti con operatori esterni, trasformano la cura in un bene di consumo, privando il rapporto medico-paziente della sua dimensione fiduciaria. L’ordine dei medici e degli odontoiatri cerca di ristabilire la tutela del paziente al primo posto e far capire che la salute non può essere delegata esclusivamente al mercato.

Appuntamento domani alle 14.45, in replica sabato alle 18.00 e lunedì alle 22.50 sul canale 14 e in streaming su vrsicilia.it