Notizie
Cassì diffida Iblea Acque, l’opposizione si solleva sul caso
Il PD si dice pronto a sollecitare l’intervento dell’Assessorato regionale agli Enti Locali
Forse non basta definire scomoda la posizione del Sindaco Peppe Cassì in merito al debito di Iblea Acque vantato dal Comune di Ragusa di circa 10 milioni di Euro. Il nove ottobre l’ente ha diffidato Iblea Acque che non ha rispettato il piano di rientro concesso dal comune. Di questo risulta pagata solo la prima rata. Il piano non rispettato consentirebbe al comune di pretendere il pagamento dell’intero importo. Cassì ai nostri microfoni ha spiegato che avrebbe invece monitorato la situazione ma concesso ancora tempo esigente il pagamento delle varie rate. Queste dichiarazioni del Sindaco provocano l’immediata reazione del PD.
“È il Consiglio comunale ad aver fissato le regole – dichiarano i consiglieri Peppe Calabrese, Giuseppe Podimani e Mario Chiavola – e Cassì non può oggi decidere unilateralmente di concedere ulteriori dilazioni a Iblea Acque, né sospendere quanto deliberato. Il sindaco non è al di sopra: se intende modificare i termini del piano di rientro, presenti una nuova delibera di Giunta e la sottoponga al voto del Consiglio, unico organo competente in materia”.
A chiedere trasparenza anche il consigliere comunale Federico Bennardo. “L’ufficio Controllo partecipate – dichiara – ha sollecitato il settore competente a monitorare il recupero del debito. Il 9 ottobre è arrivato un formale atto di diffida nei confronti di Iblea Acque. Questo dimostra chiaramente il nesso di causalità. È evidente come questo non basti. Un processo di monitoraggio e responsabilità non può e non deve dipendere dall’iniziativa di un singolo consigliere. Serve un sistema di controllo efficace e continuo, capace di prevenire situazioni simili prima che diventino emergenze”.
Bennardo punta anche il dito sulle disparità di trattamento: “Mi chiedo: e se fosse successo a un comune cittadino di non pagare una rata di un mutuo o una bolletta, magari proprio dell’acqua? Le conseguenze sarebbero state immediate e severe”.
Il PD, infine, si dice pronto a sollecitare l’intervento dell’Assessorato regionale agli Enti Locali.