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Centro diurno e polemiche, parla l’Assessore

Il servizio è stato potenziato e le quote consentono agli utenti di accedere a tutti i servizi

di valentina di rosa -

A Modica è polemica sul centro diurno disabili di Via Sacro Cuore. A poche ore di distanza dalla riapertura, la consigliere  del gruppo della DC, Rita Floridia, ha attraverso una nota stampa chiesto le regioni per cui le famiglie che intendono fruire del servizio comunale, devono versare una quota mensile di compartecipazione di 200 Euro, nonostante il contributo regionale stanziato per il centro.

A chiarire le ragioni è l’assessore ai servizi sociali, Concetta Spadaro, che precisa che alla base di tutto vi è un forte potenziamento del servizio garantito alla famiglie dal lunedì al venerdì e 11 mesi l’anno. Un centro che si predispone così per essere una seconda casa per gli utenti. La quota mensile permette infatti di fruire della mensa e delle varie attività numerose a rotazione oltre al servizio trasporto. Personale qualificato che si somma a quello sanitario, garantirà la socializzazione e l’apprendimento. Oltre al giardinaggio, previsti laboratori di teatro, musica, danza ed altre. La quota permette l’accesso a tutto.

Dunque la scelta a farne parte o meno ricade alle famiglie che di contro avranno un servizio valido di qualità e operativo e in grado di soddisfare, cosa da non poco conto, le richieste stesse degli utenti in un clima familiare e in un luogo accogliente. L’Assessore spiega che il centro diurno può chiedere la compartecipazione per legge non essendo un servizio tra quelli essenziali da garantire.