Catania

Chiusi per 7 giorni tre centri scommesse ritrovo di pregiudicati

Scattano i sigilli per tre attività del centro cittadino

di Sergio Randazzo -

Tre centri scommesse nel cuore di Catania sono stati chiusi temporaneamente dalla Polizia di Stato. Il provvedimento, firmato dal Questore, si basa sull’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS) ed è scaturito da un’attenta attività di controllo condotta dalle articolazioni territoriali della Polizia, mirata a garantire il rispetto della normativa sulla pubblica sicurezza.

Frequentazioni pericolose: clienti con precedenti gravi

Gli accertamenti hanno evidenziato come le tre attività fossero diventate veri e propri punti di ritrovo abituali per persone con numerosi precedenti penali, molti dei quali legati a reati di allarme sociale. Da qui la decisione di intervenire con urgenza per tutelare l’ordine pubblico.

Corso Sicilia: clienti con obblighi giudiziari e precedenti pesanti

Nel primo caso, i poliziotti del Commissariato “Centrale” hanno monitorato un centro scommesse di corso Sicilia, riscontrando la presenza abituale di soggetti con precedenti per tentato omicidio, rapina, estorsione, spaccio di droga, porto abusivo d’armi, truffa e usura. Tra i frequentatori, anche individui sottoposti a misure cautelari, obblighi giudiziari e divieti di ritorno nel comune di Catania.

Viale Rapisardi: pregiudicati anche per associazione a delinquere e immigrazione clandestina

Nel secondo caso, la Squadra Volanti ha rilevato situazioni simili all’interno di un altro centro scommesse in viale Mario Rapisardi. Anche qui la presenza costante di persone con precedenti per reati gravi – tra cui gioco d’azzardo, ricettazione, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale – ha fatto scattare la sospensione dell’attività.

Via Firenze: anche Daspo e precedenti per reati contro la PA

Il terzo provvedimento è stato notificato al titolare di un centro raccolta scommesse in via Firenze. Le verifiche hanno messo in luce una frequentazione assidua da parte di soggetti coinvolti in reati quali minacce, lesioni, appropriazione indebita e lancio di oggetti pericolosi durante eventi sportivi. Tra loro anche destinatari di Daspo, avvisi orali e segnalazioni per uso di stupefacenti.

Una misura a tutela della sicurezza collettiva

Concluse le verifiche e l’istruttoria della Divisione Polizia Amministrativa della Questura, il Questore ha disposto la sospensione dell’attività per sette giorni, apponendo i sigilli alle tre attività. Il provvedimento – spiegano dalla Questura – ha lo scopo di garantire la sicurezza pubblica e l’ordine cittadino, e al contempo rappresenta un segnale chiaro a chi non rispetta le regole.