Attualità

Ci lascia Vincenzo Agostino, simbolo dell’antimafia

Dalle 12 camera ardente alla caserma Lungaro, a Palermo

di Sergio Randazzo -

Ha cercato la verità sulla morte del figlio, della nuora e del bimbo che portava in grembo, avvenuto nel 1989. Vincenzo Agostino, ieri è morto all’età di 87 anni. Da quel maledetto 5 agosto del 1989 quando i killer della mafia a Villagrazia di Carini uccisero il figlio Nino, agente di polizia, la nuora Ida Castelluccio e il bimbo che aveva in grembo, Vincenzo Agostino l’aveva giurato. “Non mi taglierò più la barba fino a quando non saprò la verità”. E il 6 ottobre di un anno fa, dopo che la corte d’appello confermò l’ergastolo per il boss di Resuttana Nino Madonia, disse: “Sono soddisfatto perché hanno condannato il macellaio di mio figlio e di mia nuora. Soddisfatto anche per mia moglie, desideravo tanto che ci fosse anche lei accanto a me. Ora toglierò la scritta sulla sua lapide, ‘morta in attesa di verità e giustizia’”. Dalle 12 camera adente alla caserma Lungaro, a Palermo. I funerali si terranno domani in cattedrale. A darne notizia è stata la figlia di Vincenzo Agostino, Flora, che con un post su Facebook ha voluto ringraziare anche tutte le persone che in questo momento si stanno stringendo attorno alla sua famiglia. E ha voluto sottolineare: vi chiediamo di non portare fiori ma di devolvere qualcosa alle associazioni.

La sua morte è stata accolta con commozione dal mondo delle istituzioni e della politica, ad iniziare dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che ha definito Agostino un “protagonista di una coraggioso impegno contro la mafia”. Il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani ha parlato di “un simbolo della testimonianza dell’antimafia, mentre il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ha detto che “il suo impegno civile deve continuare a rappresentare uno sprone per le istituzioni e la magistratura per arrivare a una verità completa su questo omicidio”.