Attualità

Cinisi ricorda Peppino Impastato

Tra le tante iniziative, un corteo intriso di senso di responsabilità, lotta e impegno

di valentina di rosa -

Un corteo intriso di senso di responsabilità, lotta e impegno. È quello che oggi a Cinisi ha ricordato Peppino Impastato, ucciso 47 anni fa dalla mafia locale per aver cercato di svegliare le coscienze assopite della Palermo di quegli anni. È solo una delle iniziative organizzate oggi. In mattinata un presidio nel casolare dove è stato ucciso. Diverse le scolaresche che hanno visitato Casa Felicia.

Al presidio ha preso parte anche la nipote di Peppino, Luisa Impastato, che ha ricordato quanto di recente accaduto a Monreale sempre nel palermitano, con l’uccisione di giovani ragazzi per mano di giovanissimi. La nipote, legge ciò come un chiaro segnale della necessità di adoperarsi per un cambiamento culturale. Tuttavia, sottolinea che dal 1978 ad oggi la stessa Cinisi è cambiata, infondendo un forte segno di speranza.

I volontari hanno sottolineato l’importanza di costruire a livello civile una forte consapevolezza dei valori che devono permeare la società. Allo stesso tempo hanno ricordato quanto, al riguardo, fondamentale sia l’istruzione.

intervista volontari senza sottopancia

E sempre il 9 maggio 1978 un altro fatto ha scosso l’Italia e necessita di essere ricordato: a Roma, in via Caetani, è stato trovato il corpo senza vita di Aldo Moro prima rapito e poi ucciso per mano delle Brigate Rosse. Ed anche in questo caso necessario è ricordare e conoscere.