Agrigento

Colpo a un’organizzazione dedita al narcotraffico

In più occasioni, sarebbero state utilizzate armi da guerra

di Sergio Randazzo -

All’alba di oggi, è scattata una vasta operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento, che ha portato all’esecuzione di 14 misure cautelari – 13 in carcere e una agli arresti domiciliari – nei confronti di altrettanti indagati, tutti italiani, accusati a vario titolo di appartenere a un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti con l’aggravante del metodo mafioso e del favoreggiamento dell’associazione mafiosa “Cosa nostra”. L’ordinanza, emessa dal GIP del Tribunale di Palermo su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, è stata eseguita ad Agrigento e nelle Case Circondariali di Palermo, Trapani, Caltanissetta, Enna, Gela, Voghera, Lecce e Taranto.

L’operazione rappresenta la prosecuzione dell’indagine che il 14 gennaio scorso aveva già portato all’arresto di 48 persone, coinvolte in attività criminali riconducibili alle famiglie mafiose di Porto Empedocle e Agrigento-Villaseta.

Le indagini hanno documentato come, nonostante gli arresti e i colpi subiti nel tempo, “Cosa nostra” agrigentina continui a operare con forza sul territorio, disponendo di armi e risorse economiche ingenti, oltre che di contatti costanti tra detenuti e sodali in libertà.

Elemento centrale dell’inchiesta è il detenuto James Burgio, che dal carcere – secondo l’accusa – avrebbe mantenuto un ruolo direttivo nell’associazione mafiosa grazie a uno smartphone utilizzato illegalmente.

Le attività criminali contestate agli indagati vanno ben oltre il traffico di droga. L’inchiesta documenta una lunga serie di episodi intimidatori – con esplosioni, incendi dolosi e colpi d’arma da fuoco – finalizzati al controllo del territorio e all’imposizione del pizzo.

In più occasioni, sarebbero state utilizzate armi da guerra, come il fucile mitragliatore kalashnikov, impiegato per colpire a raffica una rivendita di frutta e verdura ad Agrigento e un panificio a Porto Empedocle.