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Concessioni balneari, sentenza Consulta non preoccupa il Sib

La sentenza di lunedì scorso della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittima la proroga delle concessioni balneari in Sicilia da parte della Regione non preoccupa il Sindacato Italiano Balneari che però attende che il Governo legiferi per mettere ordine nel settore in accordo con l'Unione Europea

di Bruno Capanna -

La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la proroga al 30 aprile 2023 del termine per la presentazione delle domande di rinnovo delle concessioni balneari della Regione Siciliana. La questione era stata posta dal Governo che attraverso un ricorso contestava al legislatore siciliano di avere violato la direttiva Bolkestein che impone agli Stati europei di mettere a gara le concessioni in scadenza vietando il ricorso alle proroghe automatiche.

La competenza sui nuovi bandi dovrebbe essere del Governo nazionale che però non si è ancora pronunciato. Sull’argomento interviene Ignazio Ragusa, presidente regionale del sindacato italiano balneari che specifica come quella in esame sia una norma ormai superata che non preoccupa gli imprenditori.

La Regione Siciliana infatti fa ormai riferimento alle scelte del Governo centrale che deve decidere cosa fare per mettere ordine nel settore. Serve una legge condivisa con l’Unione Europea per risolvere un corto circuito istituzionale nato da continue pronunce sul demanio marittimo