Attualità
Concluse le audizioni della Commissione Parlamentare Antimafia
Allarme su piazze di spaccio e sui contatti dei boss detenuti con l’esterno
Si sono concluse nel Municipio di Catania le audizioni della Commissione parlamentare antimafia. Al termine della giornata, durante la conferenza stampa, è stato illustrato quanto emerso nel corso dei lavori, mettendo in luce una realtà criminale complessa e articolata su due livelli nel territorio etneo.
Il primo livello, quello più alto, è rappresentato da una criminalità organizzata che opera nei grandi appalti ed è riconducibile alle storiche famiglie Santapaola, Ercolano e Mazzei. Il secondo livello, invece, riguarda i clan che gestiscono le attività illecite “di strada”, ed è proprio su questo fronte che si registra una forte fibrillazione a Catania negli ultimi tempi.
Durante l’incontro è stata sottolineata anche la presenza di un comitato specifico incaricato di occuparsi delle infiltrazioni mafiose nei Comuni, con l’obiettivo di rafforzare gli strumenti a disposizione della magistratura per contrastare efficacemente la presenza di Cosa Nostra nelle istituzioni locali.
Tra le misure discusse, un’attenzione particolare è stata riservata al protocollo “Liberi di scegliere”, che la Commissione intende trasformare in un progetto di legge, anche alla luce dei risultati positivi finora ottenuti. A Catania, infatti, hanno già aderito 12 donne e 70 minori, molti dei quali provenienti da famiglie mafiose di vertice.
Rimane comunque alta l’allerta sulla capacità dei boss di mantenere contatti con l’esterno, un aspetto che continua a rappresentare una seria minaccia per la sicurezza e l’efficacia delle azioni di contrasto alla mafia.