Cronaca

Confiscati beni per 550mila euro al clan mafioso palermitano

di Sergio Randazzo -

I Carabinieri del nucleo investigativo di Palermo hanno eseguito due provvedimenti di confisca beni emessi dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale, per un valore complessivo stimato in 550 mila euro, nei confronti di Letteria Caponata e Vincenzo Urso. Su richiesta della procura, è stata confiscata una società di Letteria Caponata, la “G.L. Transport,” con sede a Caltavuturo, operante nel settore dei trasporti. L’azienda, secondo l’accusa, sarebbe collegata a Stefano Albanese, arrestato dai Carabinieri del nucleo investigativo di Palermo nell’operazione “Cupola 2.0” per essere parte della “famiglia mafiosa di Polizzi Generosa.” L’inchiesta della Dda aveva impedito il tentativo di far rinascere la Commissione Provinciale di Cosa Nostra dopo la morte del boss Totò Riina nel 2017. Vincenzo Urso, arrestato nell’ottobre 2017 nell’ambito dell’operazione ‘Nuova Alba’ dei Carabinieri della compagnia di Bagheria, ha subito la confisca di beni per un valore di 200 mila euro. Gli viene contestato il coinvolgimento nella famiglia mafiosa di Altavilla Milicia, dove si occupava principalmente del settore delle estorsioni e delle riscossioni delle somme di denaro destinate al sostentamento degli affiliati detenuti. La confisca riguarda un appartamento e un appezzamento di terreno ad Altavilla Milicia.