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Consorzi di bonifica, Schifani rilancia la riforma

Dopo lo stop arrivato ieri all’Ars con un voto segreto, Palazzo d’Orléans ha subito rassicurato sindacati e associazioni del mondo agricolo

di Sergio Randazzo -

Nonostante lo stop arrivato ieri all’Ars, il governo regionale non molla la presa sulla riforma dei Consorzi di bonifica. Il voto segreto che ha abrogato l’articolo cardine del provvedimento – grazie anche al contributo di una decina di franchi tiratori nella maggioranza – ha riacceso le tensioni politiche e aperto un nuovo fronte all’interno della coalizione di centrodestra.

Ma da Palazzo d’Orléans arriva subito il contrattacco. Il presidente Renato Schifani chiarisce la linea: “La riforma non si ferma. È un intervento strategico, pensato per rafforzare il comparto agricolo siciliano e rendere più efficiente la gestione del territorio. La ripresenteremo subito dopo la pausa estiva”.

Un messaggio rivolto non solo all’aula, ma anche ai sindacati e alle associazioni agricole, che da tempo sollecitano un cambiamento. Nel frattempo, il governo ha già previsto alcune misure concrete: nel disegno di legge di variazione di bilancio in discussione all’Ars, sono stati stanziati 1,8 milioni di euro per aumentare nel 2025 le giornate lavorative di 573 addetti dei Consorzi, in linea con lo spirito della riforma. La Lega, che ha fortemente sostenuto il provvedimento, parla di “strappo politico” e chiede a Schifani un vertice urgente per chiarire le posizioni nella coalizione. Intanto, le sigle sindacali – da Cgil a Cisl e Uil – definiscono l’accaduto ‘vergognoso’ e chiedono che i lavoratori non paghino il prezzo delle divisioni interne alla maggioranza.

Con la Finanziaria bis da 345 milioni alle porte, il timore è che la crisi di tenuta vista ieri possa ripetersi, con effetti potenzialmente ancora più gravi. Ma Schifani tira dritto: “Andremo avanti nel percorso di modernizzazione, con un confronto costante con le parti sociali e nel rispetto dei diritti dei lavoratori”.