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Contrasto al caporalato: controllate quasi mille aziende, più della metà irregolari

In totale, 486 persone sono state deferite all'Autorità Giudiziaria

di Sergio Randazzo -

Dal 1° al 10 agosto, i Carabinieri hanno condotto una vasta operazione di contrasto al caporalato su tutto il territorio nazionale. L’operazione ha coinvolto quasi mille aziende, delle quali oltre la metà è risultata irregolare.

I Controlli e i Risultati

Le ispezioni, precedute da un’accurata analisi dei dati disponibili, hanno portato al controllo di 958 aziende, con 507 irregolarità rilevate (52,92%). Complessivamente, sono state verificate 4960 posizioni lavorative, di cui 1268 risultate irregolari. Tra queste, 346 lavoratori erano impiegati “in nero”, compresi 213 extracomunitari e 9 minori.

Sospensioni e Sanzioni

Durante le ispezioni, sono stati emessi 145 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale, di cui 75 per lavoro nero e 41 per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza. Le sanzioni e le ammende elevate hanno superato i 4,9 milioni di euro, e tre furgoni utilizzati per il trasporto illegale di braccianti agricoli sono stati sequestrati.

Azioni Penali

In totale, 486 persone sono state deferite all’Autorità Giudiziaria, di cui 19 per il reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, noto come “caporalato”. Grazie a queste operazioni, 50 lavoratori sono stati liberati dallo sfruttamento in varie province italiane, tra cui Torino, Brescia, Verona, Roma, e Siracusa.