Catania

Controlli in un bar-pasticceria: tre lavoratori in nero e 15 chili di pesce non tracciato

Task force interforze scopre numerose irregolarità in un locale di corso Indipendenza

di Sergio Randazzo -

Tre dipendenti irregolari, carenze nei requisiti di sicurezza e 15 chili di pesce surgelato privo di tracciabilità. È il bilancio dell’intervento effettuato nei giorni scorsi all’interno di un bar-pasticceria di corso Indipendenza, a Catania, dove è scattata una vasta operazione di controllo disposta dal Questore per contrastare le violazioni in materia di sicurezza sul lavoro e di igiene alimentare.

Segnalazioni e controlli a tappeto

L’intervento ha preso le mosse da diverse segnalazioni, tra cui una inviata tramite l’applicazione “YouPol” della Polizia di Stato, che ha permesso di attivare la macchina dei controlli. In campo una vera e propria task force composta dalla Polizia di Stato, Corpo Forestale, Ispettorato del lavoro, ASP di Catania e Polizia Locale, ciascuno per le proprie competenze.

Lavoratori in nero e irregolarità nei locali

All’interno del laboratorio, i Carabinieri e gli ispettori del lavoro hanno trovato tre lavoratori non regolarmente assunti, con conseguente multa da 6.000 euro e sospensione dell’attività imprenditoriale. La sanzione potrà essere evitata solo regolarizzando i dipendenti, con un’ulteriore penale da 2.500 euro.

Dai rilievi dello Spresal è emerso che i servizi igienici non erano adeguati al numero di dipendenti e mancava la divisione per genere. Inoltre, le uscite di emergenza erano inaccessibili, una porta risultava priva del maniglione antipanico, ed erano assenti sistemi per il ricambio d’aria nei locali forno. Le violazioni sono costate complessivamente 8.000 euro di sanzioni.

Pesce senza tracciabilità e menù irregolare

Durante i controlli in cucina, il personale dell’ASP e del Corpo Forestale ha sequestrato 15 chili di pesce surgelato privo di documentazione che ne attestasse la provenienza. Nonostante il buon stato apparente degli alimenti, ne è stata disposta la distruzione per tutelare la salute dei consumatori.

Sempre il Corpo Forestale ha elevato una multa da 4.000 euro per l’assenza di indicazioni sugli allergeni nel menù, obbligo previsto dalla normativa in materia di sicurezza alimentare.

Altre violazioni e multe

I tecnici del Servizio Igiene Pubblica hanno rilevato alcune criticità minori sul piano igienico-sanitario, fornendo prescrizioni da seguire. La Polizia Locale ha infine riscontrato l’assenza dei cartelli di divieto di fumo (sanzione da 400 euro) e l’irregolarità sulla sorvegliabilità interna dei locali, con ulteriore multa da 5.000 euro.