Attualità
Costruzioni, l’Ance chiede azioni per rilanciare il comparto
Diffusi i dati sui primi mesi del 2024; incerto poi il futuro secondo le stime
Serve fare qualcosa per il settore delle costruzioni in area iblea. A confermarlo, anche i dati dei primi mesi dell’anno che fotografo un futuro incerto. Le stime prevedono una crescita delle opere pubbliche nel 2014 del 15% rispetto al 2023 che non sarà sufficiente per compensare il calo del 10% per il settore delle costruzioni e il crollo del 30% del mercato della riqualificazione abitativa. A lanciare l’appello, l’Ance Ragusa, che si è detto pronto a fare da raccordo tra i sindaci della provincia per rilanciare il comparto. “Nel 2023, gli investimenti si sono mantenuti, sostanzialmente, sui valori dell’anno precedente. – spiegano il presidente e il direttore di Ance Ragusa, rispettivamente Giorgio Firrincieli e Giuseppe Guglielmino – Il numero di imprese edili è invariato, circa 1.100. Le previsioni per il prossimo futuro, tuttavia, non fanno dormire sonni tranquilli. Sul versante occupazionale i lavoratori edili, esclusi gli impiegati, si mantengono stabilmente sopra le 4.000 unità anche se con una lieve flessione (-5%) rispetto all’anno precedente”. E se sul versante dei lavori pubblici sono state poste in gara procedure per un ammontare di oltre 391 milioni a far preoccupare l’Ance è il definanziamento di 84 interventi. Ad incidere poi il mercato delle compravendite che ha subito un rallentamento e poi l’inflazione che ha portato all’aumento dei costi dei materiali da costruzione.