Attualità

Crisi idrica, botta e risposta amministrazione – enel

A pagare le spese sono i cittadini, soprattutto della zona centro nord della città

di tcf -

Messina fa i conti con la carenza idrica, e intanto è partito lo scaricabarile delle responsabilità tra Comune di Messina ed E-distribuzione, società della galassia Enel.

Un botta e risposta nel quale Amam punta il dito contro quest’ultima per i ripetuti e non comunicati distacchi della corrente elettrica come causa della minore portata dell’acquedotto; così da preservare anche le pompe di sollevamento da eventuali danni. Dall’altra parte, invece, l’invito rivolto alla partecipata comunale è di attrezzarsi meglio per affrontare questi distacchi; per esempio con dei gruppi elettrogeni.

A tal proposito, i consiglieri del Pd, Antonella Russo, Felice Calabrò e Alessandro Russo hanno chiesto lumi all’amministrazione Basile e alla governace Amam per sapere che fine abbiano fatto i due gruppi elettrogeni, che già nel 2023 l’amministrazione comunale aveva dichiarato di aver acquistato, per un costo di 430.000 euro, proprio per far fronte a precedenti danneggiamenti degli impianti di distribuzione dell’acqua.

In questo “ping-pong”, i messinesi fanno però i conti con i rubinetti ancora una volta a secco, soprattutto nella zona centro-nord. Qui, infatti, l’azienda meridionale acque deve escludere a turno i rioni per permettere di far arrivare l’acqua nelle altre porzioni di territorio. A farne maggiormente le spese sono i villaggi di Sant’Agata, Ganzirri e Torre Faro; ma anche più al centro Piazza Castronovo e via Garibaldi.

Anche il COC è tornato attivo e operativo per raccogliere le segnalazioni di disagi  e agevolare gli interventi delle autobotti che già in questi giorni stanno intervenendo per portare acqua ai condomini rimasti a secco.