Trapani

Crisi idrica in Sicilia occidentale, Cna: “Non è più emergenza, è un disastro sistemico”

La richiesta: piano straordinario e strategia di lungo periodo

di Sergio Randazzo -

“La crisi idrica non è più una semplice emergenza, ma un disastro sistemico annunciato che rischia di diventare irreversibile per l’economia agricola della Sicilia occidentale”. È l’allarme lanciato da Cna Trapani, attraverso i rappresentanti Andrea Di Gregorio (presidente Produzione e bevande), Antonio Spezia (presidente Agricoltura) e Girolamo Sugamele (presidente Produzione alimentare), che denunciano una gestione fallimentare delle risorse idriche da parte del governo regionale.

Invasi abbandonati, reti fatiscenti e burocrazia paralizzante

Secondo la sigla di categoria, le criticità sono note da anni ma mai affrontate con interventi strutturali: invasi lasciati senza manutenzione, reti irrigue obsolete, perdite ingenti lungo le condotte e una burocrazia che blocca ogni azione tempestiva. “Non è ammissibile – sottolineano – che in una terra storicamente agricola come la nostra, si continui a disperdere l’acqua in mare mentre i campi si seccano e le aziende chiudono”.

Perdite fino al 70% nei raccolti: “Ristori insufficienti”

La situazione nei campi è drammatica, con perdite fino al 70% nei raccolti di vigneti, uliveti, ortaggi e cereali. “I ristori promessi non bastano – aggiunge Cna Trapani –: 150 euro per ettaro sono una misura simbolica e mortificante, che non copre neppure una minima parte dei costi sostenuti dalle aziende”. Per il comparto agricolo, la campagna 2025 si annuncia come una delle più critiche degli ultimi decenni.

“Senza interventi urgenti, aziende chiuderanno in primavera”

Secondo Cna, senza una svolta concreta e immediata molte aziende rischiano la chiusura entro la prossima primavera, aggravando ulteriormente lo spopolamento e l’abbandono delle campagne. “L’abbandono dei campi – ammoniscono – è anche abbandono dei territori”.

La richiesta: piano straordinario e strategia di lungo periodo

La confederazione artigiana lancia un appello diretto alla Regione Siciliana affinché non si limiti a misure-tampone, ma pianifichi da subito investimenti concreti e una strategia a lungo termine. Tra le priorità segnalate, l’urgenza di:

  • mettere in sicurezza e riattivare la diga Trinità
  • ripristinare le reti di distribuzione dell’acqua
  • ammodernare i sistemi di controllo
  • avviare una gestione efficiente e pianificata delle risorse idriche

“Agire subito – concludono – è l’unica possibilità per evitare che l’emergenza si trasformi in una condanna irreversibile per il comparto agricolo e l’intera economia del territorio”.