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Crisi idrica, Regione stoppa progetto dissalatori

L’investimento in project financing da quasi 900 milioni di euro farebbe lievitare troppo i costi in bolletta

di piero messina per sicilia on demand -

La Regione stoppa il progetto di WeBuild per la realizzazione di due dissalatori nell’area metropolitana di Palermo.  All’investimento in project financing da quasi 900 milioni di euro è stato opposto un no, grazie.

Secondo l’Assessore regionale a Acqua e rifiuti Francesco Colianni  nonostante l’investimento sia privato, il costo finale dell’acqua in bolletta lieviterebbe proprio per ripagare quell’investimento. Si va avanti, quindi, cercando di non far ricadere sugli utenti la spesa finale.

Adesso, a strettissimo giro di posta sarà un nuovo bando sempre per i dissalatori previsti a Palermo. Queste infrastrutture vanno realizzate in project financing. Secondo il neo assessore Colianni che ringrazia il gruppo imprenditoriale per l’impegno e per la proposta ma chiarisce “Quanto previsto da Webuild non é sostenibile sul piano finanziario”.

Ecco i conti – secondo l’amministrazione regionale – del progetto presentato da Webuild. Progetto di realizzazione di due dissalatori nell’area metropolitana di Palermo deve servire una  popolazione di 839mila abitanti. La potenzialità complessiva in base alla delibera di giunta di dicembre scorso  deve essere fra i 600 me i 100o litri al secondo per un costo complessivo di 180 milioni di euro a carico dei fondi pubblici mentre la parte restante dell’investimento deve venire da capitale privato.

Il costo di esercizio finale dell’acqua così ottenuta deve stare nei due euro al metro cubo di acqua prodotta.

In base alla proposta consegnata alla Regione da WeBuild la capacità sarebbe stata oltre tre volte l’esigenza palesata ovvero circa 3000 litri al secondo per un investimento complessivo di 875 milioni. Gli oneri di esercizio degli impianti sarebbero stati a carico della Regione per un totale di 230 milioni annui fra ammortamento dell’investimento, energia elettrica e tasse. Il totale sarebbe di oltre 5 miliardi in 30 anni oltre i costi di distribuzione.