Catania

Crisi rientrata. I rifiuti trapanesi vanno a Catania

Crisi rientrata in provincia di Trapani. I rifiuti indifferenziati trasferiti a Catania. Ma il costo per lo smaltimento aumenta. Il servizio.

di tp24 -

I rifiuti del Trapanese saranno conferiti a Catania. Si risolve così l’emergenza rifiuti in provincia di Trapani, anche se, adesso, comincerà quella dei costi, perché i Comuni dovranno farsi carico, a proprie spese, del trasferimento dell’indifferenziato fino alla discarica etnea di“Sicula Trasporti”.

L’assessorato regionale all’Energia e Rifiuti, attraverso un proprio decreto autorizza il nuovo conferimento per i Comuni e anche il quantitativo. Il decreto del dipartimento dell’Acqua e dei rifiuti, firmato dal dirigente generale Calogero Burgio, stabilisce che circa 130 tonnellate al giorno di rifiuti indifferenziati provenienti dalla provincia di Trapani vengano trasferiti all’impianto di Catania.

Il problema era nato in seguito a un controllo eseguito dai tecnici dell’Arpa all’impianto di Gela, dove vengono portati i rifiuti lavorati precedentemente. I tecnici dell’Arpa hanno accertato, per quelli portati nel Nisseno dalla “Trapani Servizi”, società partecipata al 100% dal Comune di Trapani e che accoglieva l’ Rsu della provincia, una violazione dei limiti imposti dalla legge nazionale che regolamenta il settore.

La discarica di Trapani permetteva di smaltire i rifiuti indifferenziati di oltre 70 comuni della Sicilia occidentale. Il suo stop ha mandato, quindi, in crisi non solo i 25 comuni del trapanese ma anche città del Palermitano e dell’Agrigentino. In questi giorni i sindaci hanno imposto lo stop all’esposizione della spazzatura indifferenziata. Ma nonostante gli inviti e le ordinanze nelle città si sono creati cumuli di rifiuti con il rischio di un’emergenza sanitaria.

Trasportare, però, i rifiuti a Catania per i comuni trapanesi comporta un costo non indifferente. Costo che dovrà essere affrontato dalle amministrazioni comunali, quindi dai cittadini.