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Dimensionamento scolastico: il mondo sindacale interviene
Le scuole coinvolte, spiegano dovrebbero essere 3 e non 6
Il dimensionamento scolastico solleva nel mondo della scuola ed in quello sindacale ibleo notevoli preoccupazioni. Ad intervenire in queste ore sulla perdita di autonomia di sei scuole la Cisl e la Cgil ed in seguito all’incontro con il provveditore della provincia iblea. A preoccupare chiaramente il servizio che sarà offerto e la perdita di posti di lavoro che comporterà per il territorio. “La proposta uscita dall’ufficio non può trovarci d’accordo – sottolinea Giovanni Migliore, segretario generale della Cisl Scuola Ragusa Siracusa – anche perché conti alla mano le scuole interessate dalla perdita dell’autonomia dovrebbero essere al massimo tre e non sei. Ci sono tutte le condizioni per non arrivare ad un numero eccessivo. Seguendo il numero di alunni medio fissato in 960 dalla norma, è assolutamente percorribile la soluzione di un minor dazio. Seguiremo la vicenda tenendo ferma – conclude migliore – la nostra posizione”.
Dello stesso avviso anche i sindacati della Cgil che prendono le distanze dal taglio delle sei scuole, considerato superiore ai dettami della normativa vigente. Anche per la Cgil 3 deve essere il numero massimo di scuole interessate dalla perdita di autonomia. Tutto ciò per garantire un’azione efficace contro la dispersione scolastica e a favore dell’integrazione scolastica degli stranieri, presenti in gran numero in provincia. A preoccupare anche la perdita di posti di lavoro per Dirigenti scolastici, DSGA, personale ATA e docenti. Per la Cgil quindi la norma va adattata alle criticità del territorio e studiata nell’ottica della razionalizzazione delle risorse e non della mera riduzione di spesa.