Cronaca

Domani le autopsie delle vittime di Casteldaccia

E' ancora in gravissime condizioni Domenico Viola, 62 anni, l'operaio coinvolto nella tragedia sul lavoro di Casteldaccia in cui sono morti 5 operai

di Sergio Randazzo -

Le autopsie dei cinque operai deceduti durante i lavori alla rete fognaria di Casteldaccia, avvenuti lunedì scorso, sono state posticipate a domani e verranno eseguite presso il Policlinico di Palermo. La Procura di Termini Imerese ha avviato un’indagine per omicidio colposo plurimo in merito a questo tragico incidente sul lavoro. La programmazione degli esami medico-legali, considerati irripetibili, potrebbe portare alle prime notifiche di avviso di garanzia, una procedura essenziale per consentire a coloro coinvolti nella vicenda di nominare propri consulenti al fine di partecipare alle autopsie.

Secondo le prime ricostruzioni, le vittime erano impiegate dalla Quadrifoglio Group, subappaltatrice della Tek, per lavori di manutenzione della rete fognaria di Casteldaccia e altri comuni. Questi lavori erano stati esternalizzati da Amap, la municipalizzata del capoluogo. Le vittime, secondo quanto emerso, non avrebbero dovuto entrare nell’impianto, ma piuttosto procedere allo spurgo dei tombini dalla superficie stradale. Tuttavia, la sonda dell’autospurgo, che avrebbe dovuto essere calata dall’esterno – il tombino era stato coperto di asfalto durante lavori stradali precedenti – sembra si sia bloccata. Gli operai, dopo aver chiesto il permesso al direttore dei lavori di Amap, avrebbero quindi deciso di scendere sotto terra. Tuttavia, il tappo che impediva alla sonda di svuotare il liquame sembra sia saltato, causando l’investimento dei primi tre dipendenti, che avrebbero perso conoscenza e precipitato nella vasca sottostante. Altri tre lavoratori sarebbero poi scesi per soccorrerli, ma due di loro hanno perso la vita e uno è in condizioni critiche.

Le indagini sono finalizzate a chiarire eventuali lacune nella sicurezza sul lavoro, inclusa la mancanza di utilizzo di mascherine da parte degli operai, nonché i criteri di selezione del personale, che sembra non fosse adeguatamente formato e non avesse seguito corsi di sicurezza. Si sta indagando anche sulle decisioni del tecnico di Amap che ha autorizzato le vittime a scendere nell’impianto, nonché sulla catena di responsabilità nella vigilanza dei lavori subappaltati alla ditta.