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Don Rugolo dimesso dallo stato clericale

La decisione, maturata in un processo ecclesiastico condotto con estrema cautela per garantirne l'imparzialità, segna un punto fermo in una vicenda che ha visto coinvolti anche alti prelati della diocesi di Piazza Armerina

di Pinella Rendo -

Giuseppe Rugolo, il sacerdote condannato a 3 anni di carcere in appello per violenza sessuale a danno di minori, è stato dimesso dallo stato clericale.

La notizia della dimissione di Rugolo arriva da una commissione speciale della Chiesa, composta, significativamente, da membri tutti non siciliani.

Una scelta, come riporta l’agenzia Ansa, dettata dalla chiara volontà di prevenire qualsiasi “contaminazione” o condizionamento da parte della diocesi di Piazza Armerina.

Il motivo è evidente: il vescovo Rosario Gisana e il vicario giudiziale Vincenzo Murgano sono infatti imputati per falsa testimonianza nel processo penale che ha portato alla condanna di Rugolo a 3 anni di carcere in appello.

La commissione ha concluso per la colpevolezza di Rugolo non solo per gli episodi già accertati in sede civile, ma anche in relazione ad altri abusi che riguardano due ulteriori vittime minorenni all’epoca dei fatti.

Questa decisione, ora, attende solo la ratifica formale da parte del Dicastero per la Dottrina della Fede, come richiesto dal diritto canonico.

L’avvocato Alessandro Camedda, consulente di Antonio Messina, una delle vittime del sacerdote, ha espresso la sua convinzione riguardo alla gestione del processo ecclesiastico: “La diocesi di Piazza Armerina – ha dichiarato – credo sia stata volutamente estromessa da questo processo stragiudiziale data la sua posizione e quella del suo vescovo. Se il dicastero avesse voluto coinvolgerla, avrebbe nominato i membri del tribunale diocesano di Piazza Armerina. Invece il processo si è celebrato con tutti membri non siciliani e in un albergo”.

Le sue parole sottolineano una chiara strategia per assicurare l’indipendenza del giudizio e la tutela delle vittime, lontano da possibili influenze locali. La dimissione dallo stato clericale di Giuseppe Rugolo rappresenta un atto significativo da parte della Chiesa, un segnale forte di condanna e di chiusura definitiva per un capitolo doloroso. Resta da vedere come questa decisione influenzerà i procedimenti giudiziari ancora in corso e se porterà a ulteriori sviluppi per le figure ecclesiastiche coinvolte.