Attualità

Dopo anni solo una targa provvisoria per Lia Pipitone

Un legame di famiglia con un boss nno consente di riconoscerla come vittima

di valentina di rosa -

Prima uccisa dai boss della criminalità organizzata e poi non riconosciuta come vittima di mafia per anni. Ma finalmente ieri un primo passo è stato compiuto attraverso una targa, seppur provvisoria, per Lia Pipitone nel luogo dove si è consumato il delitto a Palermo. Presente alla sentita cerimonia Libera Palermo e il figlio, Alessio Cordaro, che chiedono che anche il Viminale riconosca Lia e la sua storia. Per il figlio di Lia la conoscenza è indispensabile per combattere la mafia.  A spiegare cosa ha impedito ad oggi il riconoscimento è la responsabile della Segreteria di Libera.