Cronaca

Doppio sequestro della GdF a Palermo e Messina

La prima a Palermo che ha portato al sequestro di 320mila euro ad un imprenditorie di Partinico accusato di bancarotta fraudolenta. La seconda a Messina con il sequestro di 320mila euro per frode all'UE

di Sergio Randazzo -

Un sequestro preventivo di oltre 330mila euro è stato eseguito dai finanzieri del Comando provinciale di Palermo, che ha riguardato un imprenditore di Partinico attivo nella fabbricazione di oggetti in metallo. All’uomo viene contestato il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, aggravata dall’aver provocato un danno patrimoniale di ingente rilevanza. Le indagini condotte dai militari della Compagnia di Partinico hanno permesso di attribuire azioni distrattive, realizzate dal titolare della ditta individuale attraverso prelievi in sportelli automatici e bonifici immediatamente accreditati su conti correnti riconducibili a stretti familiari. “La mala gestio della fallita – spiegano gli investigatori delle Fiamme gialle – avrebbe determinato un’esposizione debitoria erariale di circa 146.000 euro”, ricostruita solo attraverso la meticolosa analisi effettuata dai finanzieri che hanno operato in assenza dei libri e registri obbligatori, probabilmente nascosti per ostacolare una compiuta ricostruzione delle operazioni.

Altra operazione dei baschi verdi ha riguardato un’articolata attività d’indagine nei confronti di una società operante a Torrenova, in provincia di Messina, beneficiaria illegittima di ingenti fondi strutturali, cofinanziati dalla Regione Sicilia e dall’Unione Europea. Dopo una serie di riscontri documentali e contabili, i Finanzieri hanno accertato che l’imprenditore messinese, a fronte della ricezione di un contributo di 320.000 Euro, quale prima anticipazione di un più ampio finanziamento di 800.000 euro, aveva distolto le provvidenze pubbliche ottenute, utilizzandole per finalità divergenti dal progetto approvato dall’Ente pagatore e, soprattutto, completamente estranee agli scopi aziendali.