Cronaca

Droga e armi a Marina di Marza, 13 arresti

Un altro aspetto agghiacciante dell'inchiesta riguarda una coppia che avrebbe coinvolto la figlia minorenne, appena 14enne

di Sergio Randazzo -

Si è aperta con un minuto di silenzio e raccoglimento, in ricordo dei tre Carabinieri – Valerio Daprà, Davide Bernardello e Marco Piffari – morti tragicamente a Castel d’Azzano, nel Veronese, la conferenza stampa convocata dalla Procura della Repubblica di Ragusa per illustrare i dettagli della vasta operazione antidroga condotta dai Carabinieri della Compagnia di Modica.

Subito dopo, i vertici dell’Arma e della Procura hanno illustrato l’esito dell’operazione che ha portato all’esecuzione di 13 misure cautelari nei confronti di altrettanti indagati – tutti presunti coinvolti in un vasto traffico di droga tra le province di Ragusa e Siracusa.

L’inchiesta, avviata nell’aprile 2023 e conclusa dopo oltre un anno e mezzo di indagini serrate, ha consentito di smantellare una fitta rete di spacciatori e intermediari che rifornivano le piazze di Ispica, Pozzallo, Rosolini e Noto. Dei tredici indagati, quattro sono finiti in carcere, mentre per altri nove è scattata la misura degli arresti domiciliari. Al centro della rete c’erano – secondo le accuse – un uomo di 47 anni e una donna di 45, conviventi di Ispica, considerati i promotori del gruppo.

Durante le indagini, i Carabinieri hanno anche scoperto la presunta detenzione illegale di armi, munizioni ed esplosivi, nascosti nei pressi della loro casa. Un altro aspetto agghiacciante dell’inchiesta riguarda una coppia che avrebbe coinvolto la figlia minorenne, appena 14enne, in alcune cessioni di droga.

Il Procuratore della Repubblica di Ragusa, Francesco Lulejo, nel ringraziare i Carabinieri per il lavoro svolto, ha sottolineato che “questa operazione non è solo il frutto di mesi di indagini, ma un segnale concreto di presenza dello Stato nei territori dove la droga tenta di insinuarsi nel tessuto sociale”.