Catania
Droga e pistola nascosta in cucina: due arresti nel quartiere Pigno
Blitz dei Carabinieri di Fontanarossa: sequestrati crack, cocaina, denaro contante e un’arma clandestina
Due pregiudicati di 20 e 29 anni, entrambi residenti a Catania, sono stati arrestati in flagranza di reato dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Fontanarossa, nell’ambito di un servizio mirato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti e del possesso illecito di armi. L’operazione si inserisce in un più ampio piano di controllo del territorio disposto dal Comando Provinciale Carabinieri di Catania, volto a colpire le piazze di spaccio e i gruppi criminali che ne gestiscono il controllo.
Il blitz dopo giorni di appostamenti
L’indagine è nata a seguito del via vai sospetto di persone nei pressi di un’abitazione vicina a via Gelso Bianco, nel quartiere Pigno. I militari hanno attivato un dispositivo di osservazione e pedinamento, durato diversi giorni, che ha permesso di documentare un’attività di spaccio sistematica da parte dei due soggetti.
Una volta raccolti gli elementi utili, è scattato il blitz. Le pattuglie dei Carabinieri hanno cinturato l’intera zona per evitare fughe e sono entrate nello stabile approfittando del portone lasciato aperto da un cliente. I due sono stati sorpresi mentre confezionavano le dosi di droga.
Trovati crack, cocaina, contanti e una pistola con matricola abrasa
Durante la perquisizione domiciliare, i militari hanno rinvenuto circa 7 grammi di crack, 8 grammi di cocaina, materiale per il confezionamento e circa 1.500 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita. I due risultano infatti disoccupati.
La scoperta più sorprendente è stata quella di una pistola Beretta calibro 22, con matricola abrasa, nascosta in un pensile della cucina. L’arma, completa di serbatoio e 22 proiettili, è stata sequestrata e verrà analizzata dalla sezione balistica del RIS per verificarne l’eventuale utilizzo in fatti criminosi.
Arresto convalidato, i due in carcere
I due uomini, sulla base degli elementi raccolti (da verificare in sede giurisdizionale e ferma restando la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva), sono stati arrestati e condotti presso la Casa Circondariale di Catania Piazza Lanza, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.