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Due siti iblei candidati a diventare Luoghi del cuore FAI

Attraverso i suoi venti anni di storia, “I Luoghi del Cuore” FAI si conferma il più importante strumento di sensibilizzazione sul valore della cultura a livello nazionale. È articolato in due fasi, Censimento e Bando: il censimento permette di candidare e votare i luoghi da non dimenticare, il bando mette a disposizione dei luoghi una serie di contributi economici per progetti da realizzare. Al censimento di questa edizione partecipano due siti della provincia di Ragusa.

di Chiara Scucces -

A meno di due mesi dal lancio del 12° censimento de “I Luoghi del Cuore”, promosso dal FAI, la partecipazione  è straordinaria. Già 450.000 voti online e cartacei sono stati raccolti finora (il voto prosegue fino al 10 aprile 2025 su iluoghidelcuore.it e mediante i moduli cartacei scaricabili dal sito): uno dei migliori risultati iniziali mai registrati in vent’anni di programma. Per quanto riguarda la provincia di Ragusa, i luoghi del cuore Fai sono 2:  l’ex Fornace Penna, al 50mo posto generale con 1161 voti e il parco archeologico di cava D’Ispica al 32mo posto con 2186 voti aggiornati all’otto novembre. Ma c’è ancora tempo per votare, come detto; a sostegno della Fornace Penna e del parco Archeologico Cava D’Ispica lavorano svariate associazioni operanti sul territorio. L’effetto benefico del programma è tangibile non solo per i luoghi vincitori, ma anche per i luoghi che raccolgono almeno 2.500 voti e che, dopo ogni censimento, vengono selezionati come beneficiari di un contributo previa presentazione di un progetto di restauro o valorizzazione all’apposito Bando.

La valle fluviale si estende per circa 13 km tra i comuni di Modica, Ispica e Rosolini. La testata nord del canyon, detta Cava Ispica è la testata nord di un canyon (valle fluviale) che si estende per circa 13 km tra i comuni di Modica, Ispica e Rosolini; tantissimi i reperti archeologici ritrovati che vanno dall’antica età del bronzo al IV d.C. Il percorso include anche le Grotte Cadute, interessante esempio di insediamento rupestre di epoca medievale che comprende più di cento grotte, abitate sino al terremoto del 1693.

La Fornace Penna, capolavoro unico di architettura industriale del 1912, fu distrutta da un incendio doloso nel 1926 cui motivi ancora non sono chiari. Solo 14 anni di attività e la decisione del Barone Penna di non ricostruirla più. Da quel momento il lento declino di questa meravigliosa struttura e dell’area in cui è immersa. La fornace, passata di proprietà della Regione Siciliana a fine luglio 2024, da qualche giorno è protagonista di qualche iniziale intervento di messa in sicurezza, ma resta in attesa di un progetto complessivo, che miri a ridonarle una valorizzazione adeguata.

Nel 2020, 30.226 persone aevano votato la Chiesa rupestre di San Nicolò Inferiore a Modica , facendole raggiungere il 6° posto nella classifica nazionale, risultato che ha permesso alle associazioni culturali “Centro Studi sulla Contea di Modica” e “Associazione Culturale VIA” di partecipare al bando che il FAI lancia dopo ogni censimento a favore dei monumenti che hanno raggiunto una soglia minima di voti. All’epoca il Fai scelse di sostenere il restauro degli affreschi della Chiesetta  non solo in virtù dell’importante sesto posto nazionale al censimento del 2020, ma anche per la rilevanza storico-artistica e l’urgenza di intervenire.