Messina
Duro colpo alle famiglie mafiose dei ‘Tortoriciani’ e dei ‘Barcellonesi’
Misure emesse dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Messina su proposta della Procura Distrettuale Antimafia
Beni per un valore di circa 140mila euro sono stati sequestrati dai Carabinieri del Ros e del Comando Provinciale di Messina a due esponenti di spicco delle famiglie mafiose dei tortoriciani e dei barcellonesi. I provvedimenti, finalizzati alla confisca, sono stati emessi dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Messina su proposta della Procura Distrettuale Antimafia.
Nel primo caso, all’esponente della famiglia mafiosa tortoriciana, ramo dei batanesi, sono state sequestrate tre imprese agricole di Tortorici e numerose particelle censite al catasto terreni del Comune di Centuripe (Enna), per un valore complessivo di circa 90mila euro. L’uomo, attualmente detenuto, era stato arrestato il 15 gennaio 2020 nell’ambito dell’operazione ‘Nebrodi’ e condannato nel 2022 a 16 anni e 4 mesi di reclusione per associazione mafiosa, plurime truffe aggravate per il conseguimento di erogazioni pubbliche, impiego di denaro di provenienza illecita e trasferimenti fraudolenti di valori. Era considerato un vero e proprio collettore di interessi nel settore degli aiuti comunitari per conto dell’associazione mafiosa.
Nel secondo caso, un immobile adibito a uso commerciale situato a Barcellona Pozzo di Gotto, del valore di circa 50mila euro, è stato sequestrato a un esponente di vertice della famiglia barcellonese, anch’egli detenuto. L’uomo era stato arrestato il 22 febbraio 2022 nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Dda, che aveva disarticolato la riorganizzazione del gruppo mafioso del Longano. Il 3 febbraio 2023, in rito abbreviato, il gup di Messina lo aveva condannato a 20 anni di reclusione in quanto capo promotore del sodalizio.